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Strage Erba, Pg: "Su Olindo e Rosa una cascata di prove". Legale dei Castagna: "Chiudete subito questa vergogna"

L'udienza rinviata al 16 aprile: parleranno i difensori dei coniugi Romano che hanno chiesto l'istanza puntando su prove nuove che potrebbero portare alla assoluzione della coppia a 18 anni dell'eccidio

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Comincerà il 16 aprile a parlare la difesa di Olindo Romano e Rosa Bazzi nel processo in cui si discutono le istanze di revisione del loro ergastolo per la strage di Erba. Lo ha comunicato il presidente del Collegio della Corte d'Appello di Brescia, Antonio Minervini, dopo la richiesta di rinvio formulata dalla difesa dei coniugi per rispondere adeguatamente al pg e all'avvocato generale. 

I coniugi Romano sono stati condannati per il massacro dell'11 dicembre del 2006  (quattro morti, tra cui un bambino di due anni e un ferito grave). Ma i legali della coppia hanno chiesto l'istanza di revisione del processo, puntando su prove nuove, a loro avviso, che potrebbero portare alla assoluzione a 18 anni dell'eccidio. Il procuratore generale parla invece di "cascata di prove" contro i coniugi. Oggi Olindo e Rosa erano presenti in aula ma hanno chiesto e ottento di non essere ripresi dalle telecamere.

Gli avvocati di Rosa e Olindo: "Rinviare l’udienza, serve più tempo"

L’avvocato Nico D’Avola, legale difensore di Olindo Romano e Rosa Bazzi, ha chiesto "più tempo" per leggere le memorie difensive e di "non dover discutere oggi, nel merito dell’istanza". Una richiesta che ha spinto la Corte a sospendere momentaneamente l’udienza per decidere. "Noi - ha affermato D’Avola - non abbiamo il tempo concreto di analizzare e studiare le memorie depositate dalle parti civili, quindi crediamo che sia necessaria una nuova udienza prima di poter discutere".

Legale Azouz: "Chiede sempre la verita', dal primo giorno"

"Azouz Marzouk chiede sempre la verità dal primo giorno, anche in parte oscillando nelle versioni. Ma io credo che questo oscillare sia anche un segno di buona fede: oggi lui è qua per capire veramente se all'interno di un mondo che il testimone dice che lui conosceva, pur non spacciando, c'è stato qualche possibile contatto con gli autori, se sono diversi da Rosa e Olindo. Non e' poco". Lo afferma l'avvocato Luca D'Auria, legale, insieme alla collega Solange Marchignoli, di parte civile di Azouz Marzouk, in aula a Brescia per l'udienza sull'istanza di revisione del processo per la strage di Erba. "Non dimentichiamoci che tra le prove nuove c'è un testimone che ha parlato ampiamente di attività di spaccio da parte dei parenti di Azouz e questo è un punto determinante", aggiunge

Legale dei Castagna: "Chiudere oggi questa vergogna"

"Olindo e Rosa Bazzi sono colpevoli, almeno oggi si dica fine a questa vergogna". Lo ha detto Massimo Campa, difensore di parte civile della famiglia Castagna, intervenendo a Brescia dove si stanno discutendo le istanze di revisione del processo terminato con l'ergastolo per Rosa Bazzi e Olindo Romano, ritenuti colpevoli per la strage di Erba. "Ventisei giudici hanno confermato che hanno ammazzato quattro persone, quasi cinque - ha detto Campa - Siamo stati diffamati, aggravando il dolore di chi ha visto uccidere le persone che amava: tanti ne abbiamo portati a giudizio, compresi i leoni da tastiera". "Il nuovo non esiste, è commedia dell'arte, ma drammatica, ha concluso l'avvocato. "Il movente è l'odio, gretto, maturato male come dicono le sentenze". Nella casa dell'eccidio "non c'è mai stato spaccio", ipotesi formulata dai difensori come ragione della strage che potrebbe rientrare, a loro avviso, nell'ambito di un regolamento di conti tra la criminalità.

Avvocato dei Frigerio: "Non esistono nuove prove"

Durante l'udienza, l’avvocato della famiglia Frigerio, Adamo De Rinaldis ha detto: “La difesa di Romano e Bazzi afferma che gli studi sulla cosiddetta “amnesia anterograda” per sostenere le tesi della presunta falsa memoria che si era creato Frigerio sono “successivi al 2011”. Non è vero. Siamo andati a vedere: sono studi che risalgono agli anni Settanta". I tempi sono importanti perché la revisione può ammettere una fonte di prova soltanto se è nuova o se ci si è arrivata con studi e metodologia che al tempo del processo non esistevano.

Giuseppe Castagna: “Affermazioni di Azouz offensive”

Intanto arriva la prima reazione di Giuseppe Castagna, fratello di Raffaella. “L’affermazione di Azouz per cui lui starebbe “facendo questa lotta per tutti” è offensiva in primo luogo per le vittime ma anche per noi”, dice. “E nel “noi” comprendo anche i fratelli Frigerio che in tutti questi anni abbiamo difeso la verità. In realtà Azouz in tutta la sua vita, prima e dopo la strage ha sempre e solo lottato per se stesso. Prima ha sempre lasciato sola Raffaella ad affrontare i vicini e a difendere suo figlio, dopo ha lottato per monetizzare al meglio il suo status di vittima”
revisione del processo.

Olindo: "Voglio solo stare insieme a mia moglie"

In una lettera, Olindo Romano spera "in un processo sereno e oggettivo, ringrazia il sostituto pg di Milano Cuno Tarfusser e ribadisce l'innocenza propria e di sua moglie Rosa Bazzi".  "A me e Rosa in questi anni è mancata la possibilità di stare insieme come facevamo prima, vogliamo solo quello", scrive ancora l'uomo. Sulle recenti dichiarazioni di Giuseppe Castagna, che nella strage di Erba ha perso madre, sorella e nipotino scrive:"Penso che i fratelli Castagna dovrebbero essere interessati a capire come sono andati veramente i fatti e non capisco perché nascondano la testa sotto la sabbia pur di non confrontarsi con gli innumerevoli dubbi che continuano a emergere da questa vicenda. Non so chi sia il colpevole e non posso accusare nessuno senza prove, so io cosa vuol dire e non lo auguro a nessuno".

Pg di Brescia: "Romano vuole passare per stupido ma non lo è"

"Olindo Romano è tutt'altro che uno stupido, vuole passare come un minus habens, ma non lo è affatto". È uno dei passaggi del procuratore generale di Brescia, Guido Rispoli, che insieme all'avvocato generale dello Stato, Domenico Chiaro, rappresenta l'accusa nell'udienza per la richiesta di revisione del processo sulla strage di Erba. "Non significa nulla che faccia l'operatore ecologico", ha affermato

"Una cascata di prove che è impossibile ribaltare”

Il procuratore, Guido Rispoli, ha chiesto alla Corte d’appello di respingere o dichiarare inammissibili le istanze di revisione. Dopo aver illustrato tutte le prove che, nel corso del tempo e di tre giudici hanno portato all’ergastolo per Olindo Romano e Rosa Bazzi, il magistrato ha detto c’è una “cascate di prove che è impossibile ribaltare“.

"Sulla macchia di sangue legge la sentenza di primo grado"

Il procuratore generale ha parlato a lungo della macchia di sangue, collegata al Dna di Valeria Cherubini, sulla macchina Seat Arosa. Il magistrato ha letto la parte della sentenza su quella che è considerata una delle prove fondamentali. Il rilievo della macchia, secondo Rispoli, è stata regolare e non si capisce perché “i carabinieri avrebbero dovuto mettere una macchia lì”. Viene totalmente esclusa una presunta frode processuale. Tutti i giudici, tra cui la Cassazione, sono espressi sulla traccia di sangue e l’hanno considerata un “dato storico inconfutato”. La traccia è stata considerata “pura”, di ottima qualità e non degradata. Il magistrato ha ricordato che c’era stato un incendio e poi un pesante intervento dei vigili del fuoco con acqua per domare il rogo.

Pg: "Non c'erano aggressori nella casa della vicina"

Il pg di Brescia Guido Rispoli ha sostenuto che, contrariamente a quanto sostenuto dalla difesa, cosa che cambierebbe la dinamica dell'eccidio di Erba, Valeria Cherubini, vicina di casa delle vittime e moglie del supertestimone, Mario Frigerio, non fu colpita mortalmente nel suo appartamento al piano di sopra rispetto a quello del massacro ma mentre fuggiva, come ricostruiscono le sentenze. "Non c'era nessun aggressore in casa, e Valeria Cherubini in stato di incoscienza per il colpo subito, era salita nella sua casa, la sua tana per rifugiarsi", dove morì, come detto dal consulente in primo grado. Rispoli ha contestato che nelle consulenze scientifiche sulla scena del delitto della difesa della criminologa Roberta Bruzzone siano state usate metodologie che all'epoca dei fatti non esistevano. "Le macchie si sangue e la scena del crimine sono elementi già in possesso dei giudici precedenti ed erano già stati analizzati compiutamente".

 “Pista droga? Marzouk mai aggredito prima”

Rispoli, riferendosi alla pista di droga, sostiene che la criminalità organizzata e i presunti spacciatori che, secondo alcune ricostruzioni avrebbero massacrato quattro persone tra cui “un povero bambino”, prima di agire in quel modo avrebbero dovuto avvertire Azouz Marzouk: minacce o ferimenti. Comportamenti tipici in questo ambito. Invece “nulla”. Ma non solo il magistrato ricorda che dopo la strage in una intercettazione si diceva felice perché gli venivano offerti lavoro e “sesso” e sosteneva che quello fosse il periodo migliore della sua vita: “Sono i giorni più belli della mia vita”.

Pg mostra la piantina con i corpi

Per ricostruire le fasi della strage rifacendosi alla consulenza presentata dalla difesa, il procuratore generale  mostra la piantina con i corpi. Il magistrato ricorda come dopo gli omicidi, tra cui quello di un bambino di due anni, la casa fosse così pieno di fumo che il primo ad intervenire, un vigile del fuoco volontario che sapeva della presenza del piccolo, non riesce a entrare, per il troppo fuoco e per il fumo, nel salotto dove si trovava il corpo della vittima. Il procuratore ha poi spiegato che la cartina serve per spiegare l’illogicità di sostenere certe vie di fuga da parte degli aggressori della strage.

Avvocato dello Stato: "Nessuna nuova prova"

Quelli presentati dalla difesa di Olindo e Rosa per chiedere la revisione del processo sulla strage di Erba "non sono fatti nuovi dal punto di vista probatorio" secondo l'avvocato dello Stato Domenico Chiaro, così come le intercettazioni che "non assurgono a dignità di prove". Per quanto riguarda il presunto deficit mentale di Rosa Bazzi "c'è il sospetto che ci fosse interesse" da parte dell'imputata a rispondere in modo scorretto ai consulenti. Non sa dove è il Brasile, in Spagna, ha risposto". E Olindo "inizialmente era apparso non avere rimorsi, poi la ritrattazione. Dategli l'Oscar a questo punto". 

 "Istanze inammissibili"

 L'avvocato dello Stato Domenico Chiaro vuole riportare la strage di Erba nell'ambito "nelle aule di giustizia" perché "qui sono prese le decisioni" e non altrove e ha tacciato di "manifesta inammissibilità" le istanze di revisione "prive di motivazioni". Lo ha detto nel suo esordio nell'intervento al processo di Brescia in cui sembra intenzionato a dire no su tutta la linea alle richieste delle difese. 

Istanza Tarfusser viene da soggetto non titolare

Quella del sostituto pg Cuno Tarfusser "non è l'istanza della Procura di Milano che non ha chiesto niente". Per l'avvocato dello Stato Domenico Chiaro nel procedimento per la strage di Erba "l'istanza a firma del sostituto Tarfusser è totalmente inammissibile perché redatta e depositata da un soggetto non titolare".

Azouz: "Sono emozionato, è una rivincita"

"Loro sono innocenti, la giustizia non è stata fatta". Così Azouz Marzouk arrivando a Palazzo di Giustizia di Brescia. "Stiamo ottenendo una parte di una rivincita - ha detto -. La pista di droga "che tutti vogliono far credere mi sta creando molto problemi ora che mi sto trasferendo qui in Italia anche per trovare lavoro", bisogna lasciarla perdere. "Sto facendo questa lotta per tutti", ha detto ancora il marito di Raffaella Castagna. "È un errore giudiziario? Non lo so. Ma questa giornata è importante anche per mio figlio, per Raffaella e per le altre vittime". Marzouk, dopo che nei primi tempi pensava che i responsabili della mattanza fossero proprio Olindo e Rosa, da tempo ormai ha cambiato posizione e ritiene che ad uccidere la moglie e il figlio siano stati "dei professionisti". "Credo non sia stata fatta giustizia - ha concluso - e ora spetta ai giudici farla"


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