Elon Musk e il rilascio di Cecilia Sala: il New York Times svela il ruolo segreto del magnate
Il miliardario avrebbe contattato l'ambasciatore iraniano per favorire il rilascio della giornalista italiana, su richiesta del fidanzato Daniele Raineri

Elon Musk, celebre imprenditore e fondatore di aziende tecnologiche, avrebbe avuto un ruolo cruciale nella liberazione della giornalista italiana Cecilia Sala, detenuta a Teheran per 21 giorni. Secondo il New York Times, Musk avrebbe contattato l'ambasciatore iraniano presso le Nazioni Unite, Amir Saeid Iravani, su richiesta di Daniele Raineri, fidanzato della giornalista, che aveva cercato aiuto tramite un intermediario.
Il colloquio con l’ambasciatore iraniano
Il New York Times riporta che, lo scorso novembre, Elon Musk aveva incontrato Iravani nella sua residenza a New York. Durante il colloquio, durato più di un’ora, le parti avevano discusso delle tensioni tra Teheran e Washington. Successivamente, dopo la visita della premier Giorgia Meloni a Mar-a-Lago, Musk avrebbe contattato nuovamente l’ambasciatore per affrontare il caso di Cecilia Sala.
La richiesta di aiuto di Daniele Raineri
Secondo quanto riferito da Daniele Raineri al New York Times, "ho pensato a lui perché avevo letto che esisteva 'un canale fra Musk e i diplomatici iraniani, e che Musk lavora anche a stretto contatto con Trump'". Il 29 dicembre, Raineri ha inviato un messaggio ad Andrea Stroppa, referente italiano di Musk, per chiedere il suo intervento.
La risposta di Musk attraverso Stroppa
Andrea Stroppa, in un’intervista al New York Times, ha dichiarato che il miliardario "aveva preso atto della richiesta, ma che non sapeva se fosse stato coinvolto nel caso". Tuttavia, il contatto tra Musk e l’ambasciatore iraniano sembra aver avuto un ruolo nell’accelerare il rilascio di Sala. Due funzionari iraniani, citati dal giornale, affermano che Musk "ha chiesto all'Iran il rilascio di Sala e lo ha rassicurato che gli Stati Uniti non avrebbero fatto pressioni sull'Italia per estradare l'ingegnere iraniano" Mohammad Abedini Najafadabi.
Le dinamiche diplomatiche della liberazione
Stando alle informazioni raccolte dal New York Times, il rilascio di Cecilia Sala è stato il risultato della "cooperazione bilaterale e degli sforzi coordinati dei settori politici e di intelligence di Iran e Italia". Tuttavia, non ha commentato le indiscrezioni su Musk e l’ambasciatore di Teheran. Anche il team di transizione di Donald Trump e Musk non hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali.