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Donna travolta e uccisa dal Tir ha tentato di fermare il camion: il racconto del testimone

“Si è sbracciata, alzando le mani per fermare il camionista, ma è stata trascinata per oltre 13 metri”. Il conducente, arrestato alcune ore dopo l’incidente, ha dichiarato agli agenti di non essersi accorto di nulla

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Rocio Espinoza Romero, 34 anni, ha tentato fino all’ultimo di evitare l’impatto mortale con il Tir che l’ha investita mentre attraversava sulle strisce pedonali in viale Renato Serra, a Milano. Un testimone oculare ha raccontato agli inquirenti: "La donna si è sbracciata, alzando le mani per fermare il camionista, ma è stata trascinata per oltre 13 metri". La scena, immortalata anche dalle telecamere di sorveglianza, ha mostrato il momento in cui la giovane madre ha salvato i suoi due gemellini spingendo il passeggino fuori dalla traiettoria del mezzo. Nonostante ciò, Rocio non ha avuto scampo, mentre la nonna dei piccoli è stata sbalzata per otto metri e si trova ancora in prognosi riservata.

Conducente arrestato: "Non mi sono accorto di nulla"

Francesco Monteleone, 24 anni, conducente del Tir, è stato arrestato alcune ore dopo l’incidente, mentre lavorava in una cava ad Arluno. Il giovane, senza precedenti penali, ha dichiarato agli agenti: "Non mi sono accorto di aver investito nessuno". Tuttavia, le indagini coordinate dalla pm Paola Biondolillo hanno raccolto elementi che contraddicono questa versione:

  • Fermata sospetta: Le telecamere mostrano il camion fermarsi per quattro secondi prima di ripartire.
  • Contatti con il legale: Poco dopo l’incidente, Monteleone avrebbe tentato di contattare il suo avvocato tramite una telefonata e un messaggio su WhatsApp.
  • Allarmi ignorati: Diversi automobilisti avrebbero suonato il clacson per attirare la sua attenzione, senza successo.

Le analisi su alcol e droghe hanno dato esito negativo, ma il telefono del conducente è stato sequestrato per verificare se stesse utilizzandolo durante l’incidente.

L'impatto fuori dall'"angolo cieco"

Contrariamente a quanto ipotizzato inizialmente, l’investimento non sarebbe avvenuto a causa del cosiddetto "angolo cieco". Il tir era dotato di dispositivi di sicurezza, seppur non attivati, e l’impatto frontale ha coinvolto quattro persone, tutte chiaramente visibili dal lato del guidatore. Secondo gli inquirenti, questi elementi indicano che Monteleone avrebbe potuto accorgersi dell’incidente.

Una città sotto shock

L’incidente di Rocio Espinoza Romero è solo l’ultimo di una lunga serie di tragedie stradali che hanno colpito Milano. La donna è la decima vittima pedonale in una settimana, portando a 419 i decessi dall’inizio dell’anno secondo l’Osservatorio Sapidata dell’Asaps. La Lombardia è al primo posto tra le regioni italiane per numero di pedoni uccisi.

Domani sera, nel luogo dell’incidente, si terrà un presidio organizzato da "Città delle Persone", intitolato "Fermiamoci tutti". Gli organizzatori chiedono un giorno di lutto cittadino e un blocco totale del traffico per sensibilizzare sul tema della sicurezza stradale. "Questo non è solo un incidente, è un monito per migliorare la sicurezza della nostra città", ha dichiarato uno dei promotori.

La vita spezzata di una madre e il dolore di una famiglia

Rocio, originaria del Perù, viveva a Milano con il marito e i due gemellini di poco più di un anno. Suo marito, falegname, si trovava al lavoro al momento della tragedia. La comunità locale, sconvolta dall’episodio, si è stretta attorno alla famiglia. "Questa tragedia deve servire a qualcosa, non possiamo permettere che altre famiglie subiscano un dolore simile", ha detto un residente. Le indagini proseguono per accertare tutte le responsabilità.

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