Morta in mare a Cagliari, l’autopsia: "Ferite dalla caduta dagli scogli". Recuperato il corpo del fidanzato
Dopo il corpo senza vita di Manola Mascia, emerge un secondo cadavere nello stesso luogo. I due erano spariti martedì, la donna ritrovata il giorno dopo in mare
È morta per le gravi ferite alla testa, riportate dalla caduta dalla scogliera, Manola Mascia, la 29enne cagliaritana trovata priva di vita nelle acque di Cala Fighera, nel promontorio della Sella del Diavolo a Cagliari. E' quanto accertato dall'autopsia, effettuata questo pomeriggio dal medico legale Roberto Demontis. Gli accertamenti necroscopici sono durati circa quattro ore e hanno confermato che le ferite sono compatibili con la "precipitazione" dagli scogli. Si attendono anche i risultati delle analisi istologiche e tossicologiche, ma per questi ci vorranno alcuni mesi. Domani mattina il dottor Demontis eseguirà l'autopsia sul corpo di Paolo Durzu, il 33enne fidanzato di Manola, il cui cadavere è stato trovato e recuperato venerd' negli scogli di Cala Fighera, riportato a terra dal mare e dal vento di scirocco, a circa 15 metri dal luogo in cui era stato trovato il corpo della 29enne, mercoledì mattina
Trovato anche il corpo del fidanzato
Il cadavere di Paolo Durzu era incastrato nello stesso punto in cui nel 2008 era morto un canoista con lo stesso cognome. Il ritrovamento è avvenuto intorno alle 10 del mattino, quando il nucleo Saf dei vigili del fuoco ha individuato il corpo a circa 15 metri dal luogo in cui era stata recuperata la 29enne cagliaritana, ritrovata priva di vita il 19 marzo nelle acque del promontorio della Sella del Diavolo.
Il recupero è stato particolarmente complesso. Il mare agitato, con onde fino a due metri e mezzo, ha impedito ogni intervento via mare. “È impossibile intervenire via mare perché c'è un'onda formata con frangente sulla costa”, ha spiegato il comandante della Guardia costiera di Cagliari Giovanni Stella. I vigili del fuoco hanno dovuto assicurare il corpo con delle cime per poi issarlo con un verricello calato da un elicottero. Presenti anche le unità cinofile, i droni e i familiari di Durzu, ancora speranzosi di un esito diverso.
Le prime ipotesi: un tragico incidente sulla scogliera
Secondo gli inquirenti della squadra mobile di Cagliari, coordinati da Davide Carboni, l’ipotesi più probabile è quella di una caduta accidentale da una delle scogliere più instabili del litorale. Cala Fighera, infatti, è una zona ufficialmente interdetta al pubblico per il rischio di frane, ma rimane comunque meta di escursionisti. Dall’esame esterno del medico legale sul corpo di Paolo Durzu è emersa una ferita alla testa compatibile con una caduta dall’alto. Nessun segno evidente di violenza è stato riscontrato, così come sul corpo di Manola Mascia.
La salma di Durzu è stata trasportata all’ospedale Brotzu, dove sarà sottoposta ad autopsia, mentre lo stesso esame è in corso sul corpo della ragazza. Le indagini proseguono per chiarire nel dettaglio cosa sia accaduto ai due fidanzati. I telefoni cellulari e i tabulati saranno analizzati, così come le immagini delle telecamere della zona, per ricostruire gli ultimi spostamenti della coppia prima della tragedia.
Una coppia unita dall’amore per la natura
Manola e Paolo stavano insieme da almeno due anni. Non risultano tensioni né fragilità emotive che potessero far pensare a un gesto volontario. Secondo familiari e amici, i due condividevano una relazione solida, fatta di affetto e interessi comuni, come le escursioni e l’amore per gli animali. “Si volevano tanto bene – ha raccontato Antonella Contu, madre di Paolo - erano innamoratissimi, avevano tante passioni in comune”.