Donna aggredita a Bolzano, arrestato il genero in Germania
La fisioterapista bolzanina Waltraud Kranebitter Auer fu trovata con la gola tagliata nel garage di casa. L'uomo, nigeriano, è stato sin dal primo momento il principale sospettato per la fine della relazione con la figlia

La polizia di Monaco di Baviera e di Passau ha tratto in arresto una persona sospettata di essere l'autore del tentato omicidio di Waltraud Kranebitter Auer, la fisioterapista bolzanina trovata nel garage di casa con la gola tagliata poco più di tre settimane fa. A quanto si apprende si tratta del genero della vittima, un cittadino nigeriano di 35 anni residente in Baviera, sospettato dal primo momento dopo la fine del rapporto con la figlia.
Beni sotto sequestro
La polizia tedesca ha anche posto sotto sequestro cellulari, tablet, laptop ed un mazzo di chiavi dell'arrestato. L'arresto è stato effettuato in esecuzione di un mandato di arresto europeo richiesto dalla procura della Repubblica di Bolzano a seguito dell'emissione di un'ordinanza di misura cautelare in carcere da pare del giudice per le indagini preliminari. La vittima nel frattempo sta meglio e ha potuto lasciare il reparto di terapia intensiva.

Il marito Robert Auer, consigliere Svp della circoscrizione Centro (il Südtiroler Volkspartei, in italiano Partito Popolare Sudtirolese), la sera dell'aggressione era a cena a casa della sorella insieme alla figlia. A casa era rimasta la moglie con i tre nipotini che dormivano quando la donna è scesa in cantina perché la corrente era saltata, per l'ennesima volta in pochi giorni. "Mia moglie è scesa nel seminterrato per ripristinare la corrente - aveva raccontato Auer - immagino pensasse di metterci pochi secondi e perciò ha lasciato la porta di casa aperta". Le urla della donna sono state sentite da un vicino che ha allertato i soccorsi. I bambini però hanno continuato a dormire.
La vicenda e la Cooperazione Internazionale
Aggredita in cantina a mezzanotte, ferita alla gola e lasciata a terra priva di sensi. Quanto è successo a Waltraud Kranebitter Auer, una fisioterapista di origini austriache di 62 anni, molto conosciuta a Bolzano, è sconcertante. Le ipotesi si erano concentrate sin dal primo momento sull'ex compagno della figlia, un cittadino nigeriano di 35 anni che vive in Germania e che ora la polizia di Monaco di Baviera e di Passau hanno arrestato. La polizia tedesca ha anche posto sotto sequestro cellulari, tablet, laptop ed un mazzo di chiavi dell'arrestato.
La figlia della vittima aveva rotto la relazione col compagno, si era allontanata dall'uomo ed era tornata a vivere con i due figli dai genitori a Bolzano. Una rottura, a quanto sembra problematica, che avrebbe spinto la donna, secondo quanto era emerso, a rivolgersi ad un centro antiviolenza a Bolzano. La vittima nel frattempo sta meglio e ha potuto lasciare il reparto di terapia intensiva presso l'ospedale 'San Maurizio' di Bolzano, dove era stata ricoverata in prognosi riservata. La donna era rimasta per diversi giorni in coma farmacologico, sedata, ma non era mai stata in pericolo di vita. Dalla ricostruzione della vicenda sembra che la fisioterapista possa essere stata attirata in una trappola. Era, infatti, saltata la corrente, per l'ennesima volta in pochi giorni anche in altri appartamenti del condominio, e così Waltraud che si trovava in casa da sola con i nipoti, era scesa in cantina per riattivare i contatori della luce che, forse di proposito, erano stati staccati.
Lì la donna era stata aggredita davanti all'ascensore con un coltello, con il quale le era stata tagliata la gola e le erano state inflitte diverse altre ferite. La donna aveva anche subito delle percosse, aveva perso sangue e presentava un versamento cerebrale. Quella sera Waltraud era a casa da sola, perché suo marito Robert Auer, consigliere Svp della circoscrizione Centro, era a cena a casa della sorella insieme alla figlia. Secondo Auer l'obiettivo dell'aggressore era chiaro: "puntava ai tre bambini che erano da soli in casa". Il genero della vittima era stato cercato in tutto l'Alto Adige - erano stati controllati i treni e i passaggi telepass sull'autostrada - poi la ricerca era stata estesa all'Austria e soprattutto alla Germania, dove era verosimile che l'uomo potesse essere tornato.
L'uomo arrestato è ora accusato di tentato omicidio. I carabinieri sottolineano che l'uomo è stato rintracciato a Monaco di Baviera pochi giorni dopo l'emissione del mandato a suo carico grazie alla collaborazione con la polizia tedesca per il tramite del Servizio di Cooperazione Internazionale e all'ottimo coordinamento tra la Procura di Bolzano e la Procura Generale di Monaco. A carico dell'indagato ci sarebbero "gravi ed univoci elementi" emersi da una complessa attività d'indagine.