Dermatite atopica e alopecia areata: un farmaco per due patologie
Milano, 21 set. (askanews) - La dermatite atopica è una malattia cronica della pelle caratterizzata da forte prurito e infiammazioni cutanee: "Impatta sulla qualità della vita dei pazienti in maniera importante, specie nelle forme moderate e e severe, perchè il prurito risveglia la notte, innervosisce - spiega ad askanews Antonio Costanzo, Direttore dell'Unità Operativa di Dematologia all'Humanitas -: c'è un alta percentuale di pazienti addirittura con depressione per il prurito. E l'infiammazione cutanea quando è presente in zone visibili può anche portare a stigmatizzazione".Altrettanto impattante è a alopecia areata, patologia che provoca la caduta di capelli e peli e che perciò ha ripercussioni sulla stabilità emotiva e sulla vita professionale e sociale: "A un certo punto della vita, improvvisamente, si perdono ciuffi di capelli o di peli, con delle chiazze tonde, che compaiono immediatamente - ci racconta Bianca Maria Piraccini, Direttore UOC Dermatologia all'Irccs Policlinico Sant'Orsola Università degli Studi di Bologna -.
E a volte, nel giro anche di una o due settimane, si possono addirittura perdere tutti i capelli e i peli. Lo stress psicologico è veramente devastante. E quindi ansia, depressione, e ci sono anche addirittura tendenze suicidarie".Due patologie gravi curabili con un nuovo innovativo farmaco sviluppato da Incyte e concesso in licenza a Lilly, player globale nel settore sanitario: "Il nome è baricitibib è una piccola molecola che entra all'interno delle cellule infiammatorie e blocca il segnale infiammazione - evidenzia anocora il professor Costanzo - Quindi il risultato di questo è che già da poche ore dopo l'assunzione del farmaco c'è una riduzione importante del prurito e progressivamente anche l'infiammazione cutanea si riduce. E' un farmaco molto efficace e che permette di migliorare incredibilmente la qualità della vita dei pazienti".Una soluzione innovativa, dunque, che ha incassato il via libera dell'Aifa per ottenere il rimborso in Italia: "Il fatto che il baricitimib sia stato approvato inizialmente dal Fde americana, poi dall'Ema e poi dall'Aifa è una vittoria enorme per noi dermatologi che da anni trattiamo l'alopecia areata e super per i pazienti con alopecia areata - puntualizza Piraccini -. Fondamentalmente per tre motivi. Uno: se un farmaco è approvato per una malattia ed è il primo farmaco mai approvato per questa malattia vuol dire che l'alopecia areata non è un problema psicosomatico, non è una malattia da stress, le si è data la dignità di malattia autoimmune. E questa è una lotta che facciamo da anni. Seconda cosa: c'è una risposta. I pazienti trattati con questo farmaco hanno l'80% di possibilità di far ricrescere capelli e peli e di ritornare con un aspetto clinico uguale a quello che avevamo prima. Quindi un miglioramento della qualità della vita che è sostanziale. Terza cosa: è un farmaco che sarà disponibile a livello ospedaliero in tanti ospedali d'Italia per cui: cure in prossimità. Non ci sarà più bisogno di andare nei centro che studiano l'opecia areata che sono uno o due in Italia non tanti, e quindi migrazione di pazienti fuori regione. Ma uno potrà avere il farmaco giusto prescritto dalle giuste mani vicino a dove abita".