[Il retroscena] Gli ultras neri, i neofascisti e il blitz annunciato: la curva degli irriducibili della Lazio è sotto inchiesta e rischia grosso
C'è un'inchiesta giudiziaria che lega alcuni episodi di intolleranza e violenza fascista nella capitale al ruolo di alcuni esponenti della curva della squadra di Lotito
Oggi non ci sarà nessuna cerimonia a Roma per celebrare il 95esimo anniversario della conquista del potere da parte di Mussolini. Dopo la decisione di Forza Nuova di evitare la prova di forza con il Viminale rimandando la manifestazione nazionale al 4 novembre è saltato l'appuntamento indetto dalla comunità di Avanguardia Nazionale per stamattina al Verano per “commemorare i martiri della rivoluzione fascista del 1922 davanti alla Cappella a loro dedicata”. Un paio di ore fa, con un'operazione preventiva, la polizia ha fermato e portato al commissariato Trevi una decina di militanti storici di Avanguardia trattenendoli ben oltre i tempi strettamente necessari per l'identificazione
“Per il terzo anno consecutivo - aveva annunciato l'appuntamento una nota del gruppo extraparlamentare sciolto negli anni Settanta per violazione della legge Scelba ma ancora vivo - i nostri militanti deporranno una corona di fiori in ricordo di tutti i martiri della rivoluzione fascista, caduti sulla via dell'onore. Alla commemorazione parteciperanno delegazioni di militanti di Avanguardia di tutta Italia e tanti camerati che condividono la nostra impostazione politico culturale. L'unica bandiera ammessa alla commemorazione sarà quella italiana”
La precisazione finale si è resa necessaria viste le polemiche e l'allarme sul “video della svastica”. Nei giorni scorsi, infatti, il giovane leader di un neonato gruppuscolo neonazista, Rivolta nazionale, si è fatto riprendere con una bandiera con la svastica alle spalle, rivendicandola come simbolo del movimento e annunciando la presenza in piazza per il 28 ottobre, nonostante il divieto della Questura e la rinuncia di Forza Nuova. E' stato immediatamente denunciato per apologia di fascismo.
Non è la sola iniziativa giudiziaria intrapresa dalla Procura di Roma per contrastare l'ondata razzista degli ultimi mesi nella Capitale. In numerosi quartieri di periferia si sono succeduti assalti a centri di accoglienza, scontri e intimidazioni per impedire l'accesso di stranieri a case popolari, violenze contro le persone. Il crescendo attivistico vede i fascisti supportare la rabbia e la frustrazione popolare in quartieri che negli anni 70, dal Trullo al Tiburtino alla Magliana, erano “roccaforti rosse” e che ora denunciano condizioni di crescente invivibilità.
Secondo le ultime voci filtrate dal Palazzo di Giustizia, nell'inchiesta aperta a giugno dopo gli scontri alla manifestazione contro lo ius soli indetta da Forza Nuova e degenerata in scontri abbastanza violenti sarebbero confluite anche le ultime indagini aperte contro gli ultras laziali, accusati di aver affisso sticker antisemiti (Anne Frank in divisa giallorossa) in curva Sud. L'intreccio tra “ultras neri” e militanti neofascisti a Roma è consolidato: una decina di anni fa furono venti gli arrestati tra tifosi laziali e attivisti forzanovisti per un raid a Villa Ada contro un concerto dei centri sociali e altri episodi di violenza calcistica. Per il blitz annunciato dovrebbero essere una decina gli arresti. A cui si aggiungerebbe lo scioglimento degli Irriducibili, il gruppo leader della curva biancoazzurra che proprio quest'anno ha festeggiato il trentennale.