La Provincia di Cosenza è roba da coniugi: la presidente di centrodestra nomina consulente il marito del Pd
Succurro è la donna di centrodestra che, negli ultimi anni, ha vinto in casa e fuori casa contro il Cs. Ad Ambrogio l'incarico per l’espletamento di attività a supporto della realizzazione delle linee guida programmatiche di governo. L'attacco: "La cosa pubblica non può essere gestita come un 'affare' di famiglia"
L’incarico c’è. Ma non chiamateli “affari di famiglia”. Si può sintetizzare così la difesa della neopresidente della Provincia di Cosenza, Rosaria Succurro, finita nella bufera per l’affidamento di una consulenza al marito, Marco Ambrogio.
La donna che sconfisse il centrosinistra
La vicenda è singolare. Rosaria Succurro è la donna di centrodestra che, negli ultimi anni, ha vinto in casa e fuori casa contro il centrosinistra calabrese. Succurro, infatti, è da alcuni anni sindaca di San Giovanni in Fiore, centro silano di cui è originario l’ex presidente della Regione, Mario Oliverio. Per decenni uomo forte, prima dei Democratici di sinistra e poi del Partito Democratico, prima di arrivare alla rottura.
E proprio poche settimane fa, ha strappato la presidenza della Provincia al centrosinistra. E, nella fattispecie, a quel Franco Iacucci per anni vicinissimo allo stesso Oliverio, tanto da esserne il Capo Struttura, per una quindicina d’anni. Prima quando Oliverio era presidente della Provincia di Cosenza e poi quando questi divenne presidente della Regione Calabria.
L’incarico al marito
La vicenda è singolare perché Succurro ha affidato la consulenza al marito, Marco Ambrogio, avvocato con forti discendenze familiari negli ambienti post-comunisti. Già assessore comunale a Cosenza con una Giunta di centrosinistra e poi capogruppo del Pd nel consiglio comunale della città bruzia. Di recente è riuscito a rientrare nel Civico Consesso, risultando eletto in una lista civica in cui non è l’unico transfugo dal Partito Democratico.
Ambrogio ha ricevuto l’incarico fiduciario dalla moglie, con il decreto numero 6 del 4 aprile 2022, per l’espletamento di attività a supporto della realizzazione delle linee guida programmatiche di governo. Sostanzialmente, un ruolo equiparabile al capo di Gabinetto. Un incarico gratuito, ci si affretta a specificare. Ma che, secondo molti, fa torto ai tanti professionisti, esterni o meno, che avrebbero potuto ricoprire quel ruolo senza creare imbarazzo all’ente e a chi lo governa.
Professionista molto noto, Marco Ambrogio. Secondo taluni, sarebbe lui il sindaco ombra di San Giovanni in Fiore, per anni roccaforte della sinistra. Una sorta di principato, che sarebbe il principato dei coniugi Succurro-Ambrogio.
Le polemiche
Per i parlamentari del M5S Alessandro Melicchio, Anna Laura Orrico, Massimo Misiti ed Elisa Scutellà e l’eurodeputata Laura Ferrara, “la scelta della nuova presidente della Provincia di Cosenza, Rosaria Succurro, di nominare il marito Marco Ambrogio nello staff dell’ente che governa, con una formula che ricorda la figura del “Capo Gabinetto”, appare quanto mai inopportuna. La cosa pubblica – affermano – non può essere gestita come un “affare” di famiglia”. Per i pentastellati, ma non solo, siamo di fronte quindi a una concentrazione del potere in un’unica famiglia, una sorta di un retaggio culturale, quello del familismo amorale, che continua a imperversare chi amministra la cosa pubblica in Calabria a danno della comunità e dell’interesse collettivo.
Proprio sul potere si concentra Fabio Gallo, portavoce nazionale del Movimento Civico NOI, già candidato a sindaco di Cosenza: “Il termine “gratuito” non distoglie dall’esercizio del potere del Capo di Gabinetto, suo marito, che andrebbe, inoltre, a utilizzare uffici, collaboratori e tutto quanto rappresenta un costo per noi cittadini che non possiamo essere democraticamente tutelati dalla famiglia Succurro”.
Parla da sempre di “Partito Unico della Torta” il geologo Carlo Tansi, stigmatizzando gli inciuci tra centrodestra e centrosinistra. Già capo della Protezione Civile regionale (nominato proprio da Oliverio), presidente e fondatore del movimento civico Tesoro Calabria, con cui si è candidato alla presidenza della Regione Calabria: “L’avvocato Marco Ambrogio sarà un collaboratore “titolo gratuito” e con in tasca, da sempre, la tessera del PD. Quel PD – continua – che non ha proferito parola su una nomina espressione di un insopportabile familismo amorale sulla quale, in altri contesti, avrebbe fatto fuoco e fiamme”.
La difesa della presidente
Unanimemente, quindi, viene riconosciuto come l’incarico a titolo gratuito, quindi, non consentirebbe di ottenere stipendio ma porterebbe molti contatti importanti che possono tradursi in rapporti che potrebbero accrescere il potere politico e personale. Ma la presidente Succurro non arretra. Anzi, rilancia: “E’ prerogativa della presidente poter dare degli incarichi, tra l’altro, in questo caso, a titolo gratuito, a delle professionalità. Naturalmente si tratta di un incarico fiduciario e allo stesso modo continuerà”.