Inchiesta urbanistica a Milano, arrestato ex dirigente Oggioni. Il sindaco Sala: "Vivo preoccupato"
Tranche su corruzione, falso e depistaggio. Chieste 3 interdittive. In corso perquisizioni della Guardia di Finanza

Nelle indagini della Procura di Milano sulla gestione dell'urbanistica della città arriva il primo arresto. Il Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf ha eseguito un'ordinanza con cui il gip Mattia Fiorentini ha disposto i domiciliari per Giovanni Oggioni, architetto ex direttore dello Sportello unico edilizia del Comune ed ex componente della Commissione paesaggio. Per la vicenda, che rientra nel pacchetto di inchieste coordinate dai pm Marina Petruzzella, Paolo Filippini e Mauro Clerici, sono state ipotizzate le accuse di corruzione, frode processuale, depistaggio e falso, e sono state chieste anche tre misure cautelari interdittive. Il giudice deciderà dopo gli interrogatori preventivi.
Un sistema per ottenere permessi edilizi illeciti
Le indagini hanno fatto emergere un presunto sistema di favoritismi all’interno della pubblica amministrazione. Secondo l’accusa, alcuni membri della Commissione Paesaggio, operatori economici e progettisti privati avrebbero collaborato per ottenere autorizzazioni edilizie illegittime. Oggioni avrebbe alterato documenti per superare limiti su cubature, altezze e distanze tra edifici, garantendo approvazioni agevolate. Avrebbe inoltre manipolato credenziali di accesso ai server sequestrati per ostacolare le indagini.
L'architetto Oggioni avrebbe puntato a convincere l'assessore comunale alla casa Guido Bardelli ad allinearsi alle sue posizioni e a prendere iniziative contro il sindaco Giuseppe Sala e la Giunta, da far cadere, usando l'argomento pretestuoso delle famiglie dei dipendenti del comune che soffrono e della disumanità dello stesso sindaco Sala. Lo si evince da alcune chat riportate nell'ordinanza di custodia cautelare.
Perquisizioni negli uffici comunali e sequestri
La Guardia di Finanza ha effettuato perquisizioni in più sedi, tra cui gli uffici del Comune di Milano, quelli della Direzione Rigenerazione Urbana, e nelle sedi delle società coinvolte. Nel mirino delle indagini anche la società Abitare In S.p.A., che, secondo gli inquirenti, avrebbe garantito benefici economici a Oggioni. L’inchiesta coinvolge anche Assimpredil-Ance, con un sequestro preventivo di 300.000 euro come presunto profitto illecito.
Contratti e incarichi per favorire operazioni immobiliari
Dalle carte dell’inchiesta emerge che Oggioni avrebbe ricevuto oltre 124.000 euro dalla società Abitare In per l’assunzione della figlia come architetto, senza dichiarare il conflitto di interessi. Inoltre, tra il 2022 e il 2024, avrebbe ottenuto contratti di consulenza per 178.000 euro da Assimpredil Ance, condizionando pratiche edilizie a favore delle aziende associate. Gli inquirenti stanno verificando almeno 16 progetti immobiliari che sarebbero stati influenzati da queste manovre.
Dichiarazioni e reazioni politiche
Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha commentato l’arresto dicendo: “Vivo preoccupato, ma al momento non posso esprimere giudizi senza conoscere i dettagli”. Ha aggiunto di voler attendere ulteriori sviluppi per comprendere se i fatti contestati siano riferiti all’attività di Oggioni nel Comune o nel settore privato.
Depistaggio e cancellazione di prove
Dall’inchiesta emerge anche un tentativo di cancellare prove digitali. Oggioni avrebbe modificato gli accessi ai suoi dispositivi sequestrati, eliminando messaggi e dati utili all’indagine. Secondo il GIP, la manovra era finalizzata a impedire l’analisi forense dei file contenenti informazioni sulle presunte attività illecite. Per questo motivo, la Procura aveva richiesto la detenzione in carcere, ma il giudice ha concesso i domiciliari.