Ucciso, avvolto nei sacchi e chiuso in un armadio, chi è "Alessio" ricercato in tutta Italia: avrebbe ucciso coinquilino 80enne

È ricercato in tutta Italia l’uomo di 40-45 anni, conosciuto con il nome di 'Alessio', sospettato di essere l’autore dell’omicidio volontario di Franco Bernardo Bergamin, l’anziano 80enne trovato cadavere nel suo appartamento di Limena (Padova). Le indagini hanno portato a ipotizzare che il sospettato possa essere originario di Trieste o dell’area giuliana, motivo per cui le forze dell’ordine mantengono alta l’attenzione anche alle frontiere nordorientali.

Autopsia e prime indagini

Sarà eseguita l’autopsia sul corpo della vittima, ma il primo esame medico-legale ha già confermato che l’anziano è stato ucciso con colpi alla testa. Il cadavere è stato scoperto ieri pomeriggio dai carabinieri e dai vigili del fuoco, intervenuti per sfondare la porta dell’abitazione priva di segni di effrazione.

Chi era 'Alessio', il principale sospettato?

Bergamin, ex metalmeccanico in pensione, viveva a Limena da circa due anni e da allora ospitava in casa 'Alessio' gratuitamente. In cambio, l’uomo lo aiutava nella gestione della casa, dato che l’anziano aveva problemi alle gambe e non usciva quasi mai. I vicini di casa hanno riferito che 'Alessio' era l’unico a entrare e uscire dall’abitazione, fino a circa una settimana fa, quando è scomparso subito dopo una serata particolarmente rumorosa nell’appartamento.

Il ritrovamento del corpo

Il cadavere di Bergamin è stato scoperto in avanzato stato di decomposizione, nascosto dentro due sacchi neri, all’interno di un armadio. I resti sono stati avvolti dentro alcuni sacchi che poi sono stati infilati in un armadio sigillato con del nastro adesivo. Sul corpo, già in avanzato stato di decomposizione, i segni di colpi alla testa che fanno pensare a un'aggressione. Si ipotizza che l'anziano si morto da almeno una settimana.

Caccia all’uomo e indagini in corso

Le forze dell’ordine stanno cercando di rintracciare il sospettato su tutto il territorio nazionale. L’ipotesi è che possa aver lasciato Limena dopo il delitto, dirigendosi verso un'altra località o addirittura cercando di varcare il confine. L’indagine prosegue con l’analisi delle tracce biologiche e delle prove raccolte sulla scena del crimine, mentre la comunità di Limena resta sconvolta per il brutale omicidio dell’anziano pensionato.  La scena che si sono trovati davanti era raccapricciante: l'odore acre della carne in decomposizione nelle stanze e il corpo dell'anziano tagliato a pezzi.

La testimonianza: "Trambusto in piena notte, poi silenzio"

Secondo una testimone che vive nelle vicinanze della casa dell'uomo, ripresa dal Gazzettino, "una settimana e mezza fa" sua sorella che vive nei pressi della casa, "ha sentito dei rumori strani in piena notte. C'era confusione, sembrava che si spostassero i mobili. Poi più nulla. È uscita in giardino e ha urlato: 'Va tutto bene?'. Ma lui non le ha risposto. Da quel giorno, non lo abbiamo più visto. Ospitava un ragazzo - racconta ancora -. Lo vedevo arrivare la sera tardi e andare via nel pomeriggio. A volte veniva con una ragazza, altre con persone diverse. Non ho mai capito se fosse la sua fidanzata o qualcuna che passava ogni tanto". Lunedì scorso, la signora ha visto per l'ultima volta il 45enne sospettato del delitto: "È passato davanti a casa mia. Poi più niente".