Congresso cardiologi in Liguria: "Prevenire le malattie da fumo"
Santa Margherita Ligure, 12 apr. (askanews) - Sigarette elettroniche e prodotti a tabacco riscaldato possono avere un ruolo importante nella prevenzione delle malattie fumo correlate per gli adulti che proprio non riescono a smettere di fumare. È quanto emerso durante la tredicesima edizione del congresso "Nel cuore di Santa. Il cardiologo e il medico di medicina generale sul territorio", che si è svolto all hotel Regina Elena di Santa Margherita Ligure.Il dottor Alessandro Bina è cardiologo ambulatoriale a Cagliari: "In Italia c'è sicuramente il problema di dover ridurre drasticamente il rischio cardiovascolare globale e il fumo di sigaretta è sicuramente uno dei problemi più importanti e cogenti per abbassare il rischio di ictus e infarti. Un dato molto semplice: con la riduzione o con la abolizione del fumo abbiamo più vantaggi che dai dispositivi che possono rivascolarizzare le coronarie e quindi io che sono un cardiologo ambulatoriale, penso che un approccio pragmatico di abolizione del fumo o nelle persone che non riescono, come spesso capita, di riduzione del danno attraverso dispositivi a tabacco riscaldato in cui abbiamo notato da studi clinici una riduzione del 95% delle sostanze nocive, è sicuramente da auspicare.
Io dico sempre ai miei pazienti 'smettere di fumare o perlomeno provare con un dispositivo a fare da ponte per la cessazione completa' o se proprio non ce la fanno devono comunque avere un dispositivo che possa ridurre drasticamente il danno di un evento cardiovascolare".Il fumo di sigaretta rappresenta la più largamente prevenibile causa di malattie cardiovascolari e la sua cessazione resta comunque uno degli interventi più efficaci per ridurne il rischio, come spiega il dottor Stefano Carugo, direttore dell'unità operativa complessa di cardiologia dell'Ospedale Maggiore Policlinico di Milano: "Purtroppo il fumo è il fattore di rischio dei fattori di rischio. Soprattutto nel nostro Paese ancora troppa gente fuma, soprattutto i giovani e soprattutto le giovani donne e questo porta a infarti, ictus e insufficienze renali. Quindi noi come cardiologi cerchiamo di fare una battaglia senza confini contro il fumo".Smettere di fumare deve essere quindi l'obiettivo principale per tutti i fumatori ma, per chi proprio non riesce a farlo, i prodotti alternativi alle sigarette, senza combustione, possono comunque limitare fortemente il rischio di malattie cardiovascolari, sottolinea il dottor Fabio Bandini, direttore dell'unità operativa complessa di neurologia dell'ospedale Villa Scassi di Genova."Se non si riesce le alternative al fumo di sigaretta possono non portare al rischio zero ma sicuramente ad una riduzione del rischio rispetto al fumo di sigarette. Tra queste ovviamente ci sono anche le sigarette diciamo così o il fumo a bassa combustione perché i prodotti nocivi della combustione sono quelli più dannosi in generale per l'organismo. D'accordo che la nicotina ha un effetto di dipendenza ma quantomeno gli aspetti più tossici, più nocivi per le arterie e per il resto dell'organismo vengono a essere sicuramente ridotti in maniera significativa. Quindi non rischio zero ma rischio diminuito".