Concertone 1 maggio, Fedez denuncia un tentativo di censura. La tv smentisce. Pd e M5S chiedono dimissioni dei vertici Rai

Salvini: "Polemica tutta interna alla Sinistra". Il rapper: "È la prima volta che mi succede di dover inviare il testo di un mio intervento perché venga sottoposto ad approvazione"

TiscaliNews

Non si ferma la polemica politica sull'intervento di Fedez al concerto del 1 maggio, durante il quale il rapper ha attaccato le posizioni leghiste sul ddl Zan e ha accusato la Rai di aver tentato di censurare il suo intervento. Alla replica di Viale Mazzini, che ha smentito e ha accusato il cantante di "forte scorrettezza", Fedez ha pubblicato sui social una registrazione della sua telefonata con l'azienda.

Nel suo intervento dal palco l'artista ha attaccato il Ddl Zan, condito da un elenco di interventi di esponenti leghisti a dir poco omofobi; un intervento su cui si è abbattuto quello che il rapper ha denunciato come un tentativo di censura da parte della Rai. "Un testo da mettere al vaglio della politica", la prima volta "l'approvazione non c'è stata", "i vertici di Rai3 mi hanno chiesto di aggiustare il monologo, poi alla fine mi è stato dato il permesso di esprimermi liberamente. Ma il contenuto è stato comunque definito inopportuno dalla vice direttrice di Rai3", ha accusato pubblicamente Fedez quando finalmente è andato in onda con la diretta tv proprio su Rai3.

I post del rapper dopo la nota Rai

È falso che sia stato chiesto a Fedez di far vedere prima il testo del monologo che avrebbe tenuto sul palco ha precisato Rai3 in una nota "condivisa con l'amministratore delegato" della Rai, Fabrizio Salini. "Rai3 e la Rai – ha sottolineato il comunicato - sono da sempre aperte al dibattito e al confronto di opinioni, nel rispetto di ogni posizione politica e culturale. È fortemente scorretto e privo di fondamento sostenere che la Rai abbia chiesto preventivamente i testi degli artisti intervenuti al tradizionale concertone del Primo Maggio, per il semplice motivo che è falso, si tratta di una cosa che non è mai avvenuta. Né la Rai nè la direzione di Rai3 hanno mai operato forme di censura preventiva nei confronti di alcun artista del concerto: la Rai mette in onda un prodotto editoriale realizzato da una società di produzione in collaborazione con Cgil, Cisl e Uil, la quale si è occupata della realizzazione e dell'organizzazione del concerto, nonché dei rapporti con gli artisti. Il che include la raccolta dei testi, come da prassi".

L'appello a Draghi

Fedez ha comunque tenuto il punto e postato poi una telefonata dai toni accessi con un interlocutore della Rai durante la quale si dibatteva dei contenuti che l’artista avrebbe rappresentato in scena. Alla fine l’intervento di Fedez è andato in scena come ipotizzato sin dall’inizio e si è aperto con un appello al premier Draghi chiamato con il solo nome di battesimo: “Caro Mario, capisco che il calcio è fondamentale per il gran numero di lavoratori che coinvolge ma non dimentichiamo che il numero dei lavoratori nello spettacolo si equivale. Qualche parola in difesa di un settore decimato da questa emergenza e regolato da normative risalenti agli anni Quaranta non sarebbe male. Come si è opposto alla Superlega sarebbe gradito un suo intervento per il mondo dello spettacolo”. Quindi l’attacco alla Lega per il suo orientamento al Ddl Zan, con tanto di corredo di frasi omofobe pronunciate o scritte da leghisti, con nomi e cognomi dei loro autori. Dopo aver esposto il proprio pensiero, la performance di Fedez con il brano Bella storia.

Non sono mancate le ripercussioni

Una per tutte l’attacco a Fedez arrivato da Massimiliano Capitanio, capogruppo Lega in Vigilanza Rai: "Nella giornata dei diritti dei lavoratori, Fedez, contravvenendo alle regole Rai, ha sfilato con il cappellino Nike, dimenticando la tempesta di polemiche sullo sfruttamento del lavoro minorile in Cambogia che investi' proprio quella multinazionale. Probabilmente – ha aggiunto - le polemiche montate dal cantante erano finalizzate a dare più visibilità a chi lo paga per questa sfilata. Chi ha consentito a Fedez di fare pubblicità alla Nike? Chi gli ha consentito di fare un comizio per privare della liberta' di espressione chi non la pensa come lui o per minacciare la libera attività parlamentare?".

Pd e M5s al fianco di Fedez

Pd e M5s si schierano al suo fianco, mentre la Lega lo accusa di aver messo su un comizio politico, per giunta a scopo pubblicitario. Il Codacons, da parte sua, ha scovato una vecchia canzone di Fedez con parole tutt'altro che rispettose nei confronti degli omosessuali. "Non potrei essere più fiera di quello che ha fatto Fedez", commenta invece su Instagram la moglie Chiara Ferragni, "avere il coraggio di andare contro tutti per dire cosa si pensa non è cosa da poco. Sono super fiera".

"Ci aspettiamo parole chiare dalla Rai, di scuse e di chiarimento", ha detto il segretario Pd, Enrico Letta, a Radio 24. Letta ha aggiunto di voler "ringraziare Fedez" perché "le sue parole forti che condividiamo in pieno, rendono possibile rompere un tabù, cioè che non si può parlare di diritti perché siamo in pandemia. Occuparsi di pandemia non vuol dire che non si possono fare battaglie per i diritti, ius soli, come ddl Zan". 

"Conosco Fedez da tempo, oltre ad essere un cantante di grande talento, è una persona che in tutto quello che fa ci mette sempre il cuore", scrive invece sui social il ministro degli Esteri M5s, Luigi Di Maio, "ogni artista deve avere la possibilità di esibirsi liberamente, esprimendo le proprie idee e mostrando la propria arte". "La musica - prosegue Di Maio - è qualcosa di profondo che molto spesso ci permette di capire e affrontare problematiche legate alle persone e alla nostra società. La musica è liberta', trasmette emozioni e ci aiuta a comprendere, analizzare, maturare. Penso che il rispetto sia la cosa più importante e stia alla base di tutto, significa saper accettare le critiche e le idee diverse dalle nostre. E un Paese democratico non puo' accettare alcuna forma di censura", conclude Di Maio. 

 

 

La Lega e il Codacons rispondono al rapper

"Fedez e Rai 3, polemica tutta interna alla sinistra. Artista di sinistra, "censori" di sinistra. Viva la musica e la libertà. Aspettiamo che qualcuno paghi e si dimetta. P.s. L'interlocutrice Rai registrata da Fedez era portavoce di Veltroni, sindaco Pd di Roma", conclude il leader della Lega, Matteo Salvini, su twitter.

Quando Fedez insultava Ferro perché gay

L'Esecutivo Usigrai, in una nota sottolinea che "vedere i partiti che si accapigliano sulla vicenda Fedez è il trionfo dell'ipocrisia. Perché noi un 'sistema' in Rai lo denunciamo da anni: ed è esattamente quello della partitocrazia, che - a partiti alterni - occupa il Servizio Pubblico. Come del resto accadrà ancora una volta nelle prossime settimane con il rinnovo del cda". 

Ad accusare Fedez di ipocrisia è infine il Codacons, che ha rispolverato una canzone pubblicata dal rapper nel 2011 e il cui contenuto "appare chiaramente omofobo ed offensivo verso i gay, e che sembra dimostrare il doppio salto carpiato compiuto dal rapper, passato in poco tempo da testi omofobi a difensore del ddl Zan". Il brano è 'Tutto il contrario' - dice il Codacons - e nel testo è riportato "Mi interessa che Tiziano Ferro abbia fatto outing/ Ora so che ha mangiato più wurstel che crauti/ Si era presentato in modo strano con Cristicchi/ 'Ciao sono Tiziano, non è che me lo ficchi?' E non è vero che il potere è in mano ai ricchi".