[Il punto] Cocaina e ketamina, cresce il consumo in Europa. Milano ai vertici: le analisi sui reflui delle città
L'anestetico fa registrare un boom nei consumi nell'ultimo anno. L'uso di cannabis resta costante mentre la polvere bianca aumenta la sua presenza anche in luoghi dove prima era assente. I risultati di uno studio sulle abitudini in 104 città
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Cocaina e metamfetamine: son queste le droghe d'abuso che segnano una tendenza di crescita costante nel consumo in Europa. Con picchi in alcune città, l'aumento riguarda almeno la metà dei 21 Paesi compresi nel Wastewater analysis and drugs — a European multi-city study, lo studio che analizza i residui delle sostanze stupefacenti nelle acque reflue delle città monitorate. I risultati sono interessanti e includono Milano, l'unica italiana insieme a Bolzano, balzata ai vertici nel consumo della ketamina, l'anestetico con effetto psichedelico utilizzato in medicina e veterinaria e il cui mercato illegale si è allargato, con relativo maggior consumo, soprattutto negli ultimi anni.
Il capoluogo lombardo è sotto controllo dal 2005, ha spiegato Sara Castiglioni del Laboratorio di Indicatori epidemiologici ambientali del Mario Negri che partecipa allo studio. "Negli ultimi anni abbiamo osservato un incremento nei consumi in particolare di cocaina e di cannabis. Il consumo di ketamina, che monitoriamo in Italia da circa 10 anni, è anch’esso in aumento e risulta tra i più alti nelle città europee investigate", aggiunge.
La fotografia dei flussi di droga
Il perché dell'incremento del consumo delle droghe lo suggerisce il rapporto 2023 dell'Unodc, l'Agenzia antidroga delle Nazioni Unite, che indica un traffico complesso e super redditizio - la droga "rende più del petrolio" e non è un caso che i Paesi arabi ci si siano buttati dentro - che coinvolge 20 milioni di persone in tutto il mondo, che entro il 2030 diventeranno 25. Nel 2020, ad esempio, sono state prodotte 1.982 tonnellate di cocaina pura, una "impennata" nella produzione, secondo i dati Unodoc, e la Colombia, la Bolivia e il Perù da sole detengono il 90% della produzione mondiale.
Lo studio Westwater ha preso il via nel 2011 e oggi comprende oltre 104 città. Da Lisbona a Bruxelles e da Copenaghen a Istanbul e Nicosia, il metodo utilizzato è quello dell'analisi quotidiana delle acque reflue tra marzo e aprile del 2022 che molto hanno da dire in termini di abitudini degli abitanti, fornendo una "preziosa fotografia del flusso di droga" nei centri abitati coinvolti e della distribuzione geografica del consumo delle sostanze illecite, in particolare cannabis, cocaina, amfetamina, metamfetamina, MDMA/ecstasy e ketamina, quest’ultima inclusa nell’analisi per la prima volta. Ma lo studio in generale esplora "il potenziale dell’epidemiologia delle acque reflue per identificare nuove sostanze psicoattive e fornire un sistema di allerta precoce per identificare le tendenze emergenti ed aiutare a valutare gli interventi di salute pubblica".
L'indagine ha coinvolto un bacino di 54 milioni di persone e utilizza il metodo del campionamento di una fonte di acque reflue, come quelle in ingresso a un impianto di trattamento. "L’epidemiologia delle acque reflue si dimostra molto utile per rilevare nuovi trend di consumo anche a livello locale - ha detto ancora Castiglioni - ed è al momento applicata anche in uno studio a livello nazionale che stiamo conducendo in collaborazione con il Dipartimento politiche antidroga, i cui risultati verranno pubblicati a breve".
Il dato rilevato, va specificato, è piuttosto attendibile anche perché grazie a nuove tecnologie è possibile capire se i residui metabolici rilevati nelle acque reflue provengano dal consumo umano, dallo smaltimento di droghe inutilizzate o dai rifiuti provenienti da siti di produzione di droghe sintetiche. Inoltre, essendo la metodologia flessibile, è possibile monitorare anche eventi specifici, come un concerto o un festival oppure un singolo quartiere cittadino.

Maggior consumo di cocaina nel fine settimana
Analizzando lo studio - che presenta diverse tavole e mappe interattive - si evince che il consumo delle sostanze illecite varia anche durante la settimana. Le fluttuazioni nei modelli ci dicono infatti che più di tre quarti delle città mostrano un incremento di consumo di cocaina, ketamina e MDMA tra il venerdì e il lunedì, mostrando una prevalenza del "consumo ricreativo". In questo si differneziano da cannabis, amfetamina e metamfetamina che invece segnano consumi più costanti durante la settimana.
Tra le droghe in crescita c'è la cocaina - tendenza osservata già dal 2016 - il cui uso è più diffuso tra le città occidentali e meridionali ma con incrementi significativi negli ultimi anni anche in diverse città dell'Est Europa. E' da tenere a mente che dai dati relativi al 2021 e 2022 risulta che a subire un incremento della rilavazione della polvere bianca è più della metà delle città monitorate.
La metamfetamina, inizialmente consumata soprattutto in Slovacchia e Repubblica ceca, ora ben presente anche nei reflui del Belgio, nella parte orientale della Germania, in Spagna, Cipro e in Turchia. Non manca nemmeno in diversi Paesi del settentrione d'Europa, come Danimarca, Lettonia, Lituania, Finlandia e Norvegia. Due terzi delle città con dati relativi alla sostanza, usata in medicina come psicostimolante, nel 2021-2022 fanno registrare un aumento dei residui. Solo in quindici si nota un calo. Le città dove è più presente sono tutte situate in Repubblica ceca.
Ketamina, l'anestetico che seduce Milano
Altra sostanza di interesse sono le anfetamine, il cui livello di residui è presente con carichi elevati nelle città del Nord e dell'Est Europa, tra cui Belgio, Germania, Paesi Bassi, Finlandia e Svezia, e con numeri molto più bassi nelle città del sud. Per l'MDMA, ovvero l'ecstasy, il monitoraggio rivela molta varità nei Paesi con incidenza maggiore in Belgio, Repubblica Ceca, Paesi Bassi, Spagna e Portogallo.
Grande crescita nel consumo di Ketamina, dovuto alla maggiore disponibilità sul mercato. Si tratta di un anestetico con effetti psichedelici, come detto, usato illegalmente per scopi ricreativi e incluso per la prima volta nello studio nel 2022. Sorpresa: l'Italia è ai primi posti per il suo consumo, insieme a Danimarca, Spagna e Portogallo.
Infine la cannabis che troviamo un po' in tutte le città resta la droga maggiormente diffusa. Essa riguarda circa 22.6 milioni di persone che ne hanno fatto uso lo scorso anno e il suo consumo è rimasto pressoché invariato anche durante il lockdown pandemico. Quella con i più alti carichi di THC-COOH, il metabolita della cannabis, è presente soprattutto nelle città dell’Europa occidentale e meridionale, in particolare della Repubblica Ceca, Spagna, Paesi Bassi e Portogallo.