Da oggi chiudere balconi e verande si può. Senza autorizzazioni: ecco come
Si chiamano Vepa e sono delle vetrate panoramiche amovibili che possono chiudere balconi e verande al fine di favorire l'efficientamento energetico. Ma devono avere caratteristiche precise
Vetrate anche ampie, senza cardini che chiudono le verande per una protezione ulteriore dalle intemperie e per aiutare l'efficentamento energetico degli edifici: ora si potrà fare come edilizia libera, ovvero senza l'autorizzazione da parte del comune. Su questa questione si era adoperata un'ampia giurisprudenza che, soprattutto negli ultimi anni, ha cercato di trovare canali di semplificazione in un mare magnum di norme locali differenti tra loro, con il risultato che alcuni comuni le consideravano incremento di volume, altri invece le consentivano. A spianare la strada è ora un emendamento alla legge di conversione del Dl Aiuti bis (decreto legge n. 115/2022), approvato nel passaggio al Senato del provvedimento.
Questo tipo di vetrate, chiamato Vepa, ovvero vetrate panoramiche amovibili e totalmente trasparenti, sono strutture che garantiscono importanti prestazioni energetiche con funzioni di schermatura solare e protezione di ambienti dal vento e dalla pioggia. La caratteristica fondamentale però è che devono essere completamente amovibili, con sistemi scorrevoli che consentono l'apertura e la chiusura della struttura a second adelle stagioni. Le Vepa hanno preso piede soprattutto nel periodo del Covid, per chiudere parti esterne dei locali. La caratteristica è che hanno un impatto visivo nullo perché capaci di scomparire alla vista.
Dice il testo dell'emendamento che queste strutture, dirette "ad assolvere funzioni temporanee di protezione dagli agenti atmosferici, miglioramento delle prestazioni acustiche ed energetiche, riduzione delle dispersioni termiche, di parziale impermeabilizzazione delle acque meteoriche" vengono adesso catalogate in edilizia libera all’interno delle classificazioni del Testo unico edilizia (quindi, all’articolo 6 comma 1 Dpr 380/2001).
Caratteristiche dei balconi
Le vetrate si possono fare sia nei balconi aggettanti dal corpo dell'edificio che nelle logge rientranti all'interno. Però, spiega l'emendamento, è necessario che esse "non configurino spazi stabilmente chiusi con conseguente reazione di volumi e di superfici, come definiti dal Regolamento edilizio tipo, che possano generare nuova volumetria o comportare il mutamento della destinazione d’uso dell’immobile anche da superficie accessoria a superficie utile". Significa che le vetrate non possono servire per creare nuovi spazi abitabili e appunto volumetrie.
Altra caratteristica è che le Vepa favoriscano una "naturale micro-areazione che consente la circolazione di un costante flusso di arieggiamento a garanzia della salubrità dei vani interni domestici" ed avere caratteristiche "tecnico-costruttive e profilo estetico tali da ridurre al minimo l’impatto visivo e l’ingombro apparente e da non modificare le preesistenti linee architettoniche".