Caso Almasri, la procura di Perugia apre fascicolo sull'esposto del Dis. Informazioni coperte da segreto, il contenuto è riservato
"L'iscrizione è stata disposta nel rigoroso rispetto dei criteri indicati dall'art. 335 cpp, come modificato dal d.lgs n. 150/22 (riforma Cartabia), e dalla direttiva dell'ufficio in materia" è detto nel comunicato firmato dal procuratore Raffaele Cantone.

La Procura di Perugia "ha provveduto ad iscrivere l'esposto del Dis su presunte rivelazioni di notizie riservate comunicate alla Procura della Repubblica di Roma". Lo ha annunciato l'ufficio del capoluogo umbro, che di fatto ha aperto un fascicolo, specificando che "non può essere riferito il contenuto dell'iscrizione né il registro in cui è stata disposta, trattandosi di informazioni coperte dal segreto".
"L'iscrizione è stata disposta nel rigoroso rispetto dei criteri indicati dall'art. 335 cpp, come modificato dal d.lgs n. 150/22 (riforma Cartabia), e dalla direttiva dell'ufficio in materia" è detto nel comunicato firmato dal procuratore Raffaele Cantone. Nel comunicato della Procura di Perugia si spiega che "il procedimento è stato assegnato al sostituto individuato secondo il criterio predeterminato ed automatico e, in relazione alla particolare delicatezza dei fatti in esso esposti, si è ritenuta opportuna la codesignazione dello scrivente". Cioè il procuratore capo Raffaele Cantone.
Ipotesi iscrizione a carica di ignoti
Un'ipotesi, comunque, in quanto la Procura di Perugia ha specificato che "non può essere riferito il contenuto dell'iscrizione né il registro in cui è stata disposta, trattandosi di informazioni coperte dal segreto". Nel documento allegato al Progetto organizzativo dell'Ufficio pubblicato sul sito della Procura si specifica che "per quanto riguarda i criteri di scelta dei modelli" per l'iscrizione di un procedimento "l'elemento discrettivo principale è costituito dall'individuazione o meno, nel caso concreto, di una notizia di reato, potendosi iscrivere a 21 e 44 solo atti che la contengono".
Nello stesso testo la Procura si sofferma sulle modifiche introdotte dalla riforma Cartabia e sulla scelta di operare "una sorta di filtro preliminare alla iscrizione". "Consistente - prosegue il testo - nella effettuazione di attività di verifica e della consistenza indiziaria previa rubricazione del fascicolo a modello 44 o 45, virando indiscutibilmente per la seconda delle due opzioni".
Il caso Almasri in esame alla Camera preliminare
Come parte di questa procedura, ai sensi del Regolamento 109 (3), l'Italia avrà l'opportunità di presentare osservazioni". Lo fa sapere il portavoce della Corte penale internazionale, Fadi El Abdallah in riferimento al caso Almasri, precisando che "al momento non vi è alcun caso dinanzi alla Cpi contro alcun funzionario italiano". Il regolamento 109 della Corte penale internazionale disciplina i casi di presunta mancata cooperazione da parte di uno Stato. Il paragrafo 3 prevede che la Camera competente possa chiedere spiegazioni al Paese coinvolto sull'inadempimento. Dopo aver valutato la risposta, la Camera può decidere se portare la questione all'Assemblea degli Stati Parte o al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, in base all'articolo 87 (7) dello Statuto di Roma, il trattato istitutivo della stessa Cpi.
Poiché la Cpi ha giurisdizione sulla Libia in virtù di una Risoluzione del Consiglio di Sicurezza - adottata il 26 febbraio 2011 - che sancisce un obbligo di cooperazione, un'eventuale condanna da parte della Camera per mancata collaborazione dell'Italia nella consegna del generale libico Almasri sarebbe trasmessa al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e non solo all'Assemblea degli Stati Parte della Corte.