Caso La Russa, la presunta vittima in Procura a Milano. Verranno sentite anche le amiche
La 22enne che ha denunciato Leonardo Apache, figlio del presidente del Senato, sentita dagli inquirenti. Al vaglio i racconti di tutti i protagonisti
Sono passati quasi due mesi da quella notte in cui la 22enne incontrò Leonardo Apache La Russa, figlio del presidente del Senato, nel locale Apophis di Milano suo vecchio compagno di scuola che non vedeva da alcuni anni. La serata e la notte che seguirono sono al vaglio degli inquirenti, chiamati a stabilire la verità dei fatti, dopo che la giovane ha denunciato il 19enne di abusi sessuali nei suoi confronti. Oggi la presunta vittima è stata ascoltata per tre ore dalla procuratrice aggiunta Letizia Mannella, dalla pm Rosaria Stagnaro e dal capo della squadra mobile Marco Calì. L'indagine insomma entra nel vivo e, dopo la presunta vittima, verranno sentite anche le tre amiche con cui ha chattato la mattina dopo e, in particolare, quella che si trovava con lei nel locale. Ma verrà sentito anche l'amico di La Russa figlio, dj Nico, che potrebbe aver avuto un ruolo nei presunti abusi.
I lati oscuri e il referto medico
Molti i lati oscuri della vicenda che vanno chiariti. Intanto il racconto, quello della giovane, annebbiato da un possibile stato confusionale dovuto all'assunzione di un mix di sostanze. Tutto ancora da chiarire, come il ruolo dell'amico dell'accusato, il Dj Nico, che avrebbe partecipato alle presunte violenze, ma che non è tra gli indagati anche perché - a quanto si apprende, non è stata conclusa la fase di identificazione. Potrebbe configurarsi nei confronti di costoro il reato di violenza di gruppo.
I punti fermi dell'indagine restano la ricostruzione dei fatti contenuta nella denuncia e il referto medico della clinica Mangiagalli, dove nel pomeriggio del giorno successivo alla serata della presunta violenza la ragazza si è recata per farsi controllare. Da esso l'evidenza di una ferita ed ecchimosi nel collo, compatibili con la violenza sessuale, e la conferma dalle analisi del sangue della presenza, come raccontato dalla stessa 22enne, di cocaina, cannabis e benzodiazepine, queste ultime assunte per motivi di salute.
Il racconto della 22enne messo a verbale
Secondo la ricostruzione fatta da diversi organi di stampa che hanno potuto visionare le dichiarazioni della ragazza nella denuncia e le chat con le amiche, la 22enne incontra nell'esclusivo locale del centro di Milano l'amico che non vede da tempo. Bevono insieme e la giovane cambia atteggiamento, diventa euforica, lo bacia e da quel momento in poi il buio. Tutto quello che acccade nelle ore successive è dimenticato fino a quando non si sveglia a casa del giovane La Russa, nuda nel suo letto. Non sa dove si trova, chiede spiegazioni, perché come afferma "non ricordavo nulla". Lui le racconta che "sono andati a casa" dopo la discoteca e hanno "fatto sesso" e che anche con un suo amico, tale dj Nico, che metteva musica durante la serata e che ha dormito in una stanza vicina, "ha avuto con lei un rapporto sessuale a sua insaputa". Parole scritte nel verbale di denuncia che condensano fatti da lei raccontati nella chat con l'amica, assunte agli atti.
La conversazione in chat con l'amica
Dopo il racconto di Leonardo Apache, la 22enne chatta con l'amica. "Mi sto prendendo male, ma davvero, troppo. Cosa è successo? Amo mi sono svegliata qui da lui e non ricordo nulla. Aiuto...". "Tu sei da lui ora? Avete fatto sesso? – dice - Scappa, scherzi, va via subito". L'amica parla della possibilità che possano aver sciolto qualcosa nel drink che ha bevuto. "Amo penso che lui ti abbia drogata, ma tu non mi ascoltavi ieri, eri corsa via e non ti ho più trovata".
"Stavi benissimo, fino a quando lui ti ha offerto il drink, tu eri stata normale, eri stranormale. Avevamo fatto delle strisce (forse di cocaina, ndr) anche lì all’Apophis". Ma l'amica è convinta: "Non è quello che ti ha fatto diventare strana, è dopo il drink che sei diventata strana strana. Lo continuavi a baciare – scrive ancora - io ti ho chiesto se lui ti piacesse o meno, e tu mi fai 'Sì lo amo'. Poi hai urlato 'facciamo una botta', io ti ho spiegato che l’abbiamo finita assieme (il riferimento potrebbe essere al consumo di droga, ndr). Fino a quando le strade delle due giovani non si dividono. "Ti ho detto che volevo andare a casa e ti ho chiesto di accompagnarmi fuori, alle tre ho chiamato un taxi, ti ho anche chiesto se volessi tornare con me, ma dicevi di voler stare con lui".
A quel punto, la ragazza fa mettere a verbale di aver chiesto i vestiti, rimasti nel piano di sotto, dopo che, alle 12:30 nella stanza si è affacciato il padre di Leonardo - il presidente del Senato - che, dopo averla vista, se ne è andato. Prima di lasciare la casa, però un'altra richiesta di Leonardo: "'Pretendo un bacio, se no non ti faccio uscire'. E mi baciò contro la mia volontà. Non dissi nulla per paura".