Orrore a Trieste: cadavere bendato e con piedi e mani legati appeso al guardrail: "Tutte le piste aperte"
Sul cadavere sarebbero stati riscontrati anche segni di percosse e tagli. Il corpo è stato trovato da alcuni tecnici dell'Anas
Cosa è successo all'uomo fra i 40 e i 50 anni e forse di origini iraniane trovato sabato mattina a trieste con piedi e mani legati (con una camicia e nastro adesivo telato) e viso coperto da una benda, lungo la Grande viabilità di Trieste? Continuano le indagini sulla vittima di impiccagione con una corda fissata al guardrail che pendeva sulla scarpata sottostante, vicino all'ex stabilimento della Ferriera. Le ipotesi restano tutte aperte, dicono i Carabinieri, dalla tortura mortale fino all'assassinio per inscenare un suicidio ma con valore di punizione e avvertimento. Ma nelle ultime ore l'ipotesi che ha preso corpo è un'altra.
Nessuna tortura
Il medico legale che ha eseguito la seconda e più approfondita ispezione cadaverica, non avrebbe riscontrato tracce di violenza sul corpo. Questo elemento avvalorerebbe l'ipotesi che circola da questo pomeriggio di un possibile suicidio, sebbene i Carabinieri indaghino battendo ogni pista, senza esclusione di alcuna. Anche perché un eventuale suicidio appare in parziale contrasto con le condizioni in cui il corpo è stato trovato: piedi e mani legati, impiccato e con una benda sugli occhi. Intanto, secondo quanto si è appreso, la vittima sarebbe in via di identificazione: potrebbe trattarsi di un cittadino iraniano, di 52 anni, senza fissa dimora, che viveva a Trieste da alcuni mesi.
Si attendono i filmati
Un fascicolo è stato aperto in Procura, ne è titolare la pm Maddalena Chergia, ma non è ancora chiaro per quale ipotesi di reato, probabilmente omicidio a carico di ignoti. I militari del Comando di Trieste potrebbero aver già ascoltato alcune testi, attività di escussione che comunque proseguirà nelle prossime ore, quando, in aggiunta, dovrebbe cominciare anche la visione dei filmati delle telecamere di sorveglianza della zona.