I Pm chiedono gli arresti domiciliari per Stefano Boeri. L’architetto: “Sorpreso e turbato”
Sospetti di gara pilotata per la Biblioteca Europea di Milano. Oltre a Boeri indagati anche Zucchi e altri architetti, indagini in corso

La Procura di Milano ha chiesto gli arresti domiciliari per gli architetti Stefano Boeri e Cino Zucchi, indagati per turbativa d’asta e falso nell’ambito della gara per il progetto della Biblioteca Europea di Informazione e Cultura (Beic). L’inchiesta, avviata nel 2023, ha rivelato "relazioni radicate e contatti durante i lavori della commissione giudicatrice", secondo quanto affermato dai pm.
Messaggi cancellati e incontri sospetti
Gli investigatori hanno rintracciato conversazioni su WhatsApp e Telegram tra Boeri, Cino Zucchi e Pier Paolo Tamburelli, progettista del team vincitore. Alcuni messaggi sono stati cancellati, ma le analisi rivelano uno scambio avvenuto "la sera prima dell’aggiudicazione del bando". La gara, indetta dal Comune di Milano e del valore di oltre 8 milioni di euro, è ora al centro di sospetti di collusioni tra commissari e progettisti.
Interrogatori e decisioni già prese dal gip
Il giudice Luigi Iannelli ha fissato gli interrogatori per il 4 febbraio, ma ha già escluso il pericolo di inquinamento probatorio. Ha inoltre respinto richieste di misure interdittive per alcuni indagati, come Manuela Fantini e Andrea Caputo, e il sequestro di oltre 5 milioni di euro a carico degli architetti. Altri indagati, come Lunati e Floridi, saranno ascoltati per valutare possibili misure di interdizione dalla professione.
Il commento di Boeri: "Sono sorpreso e turbato"
"Sono sorpreso e turbato", ha dichiarato Stefano Boeri, noto per progetti iconici come il Bosco Verticale. Ha aggiunto: "Attendo con fiducia l’incontro con il giudice per chiarire la mia posizione". La Fondazione Beic ha confermato la fiducia nella commissione presieduta da Boeri e nel lavoro della magistratura, augurandosi che l’iter chiarisca la trasparenza delle procedure.
Dettagli sulle prove raccolte
Tra gli atti dell’inchiesta emergono dettagli significativi: una chat di gruppo chiamata "Viale Molise", nome della zona dove sorgerà la Beic, con membri del team vincitore. Sono stati rintracciati anche messaggi allusivi tra Zucchi e Tamburelli, tra cui immagini di biglietti da 50 euro e un tycoon che maneggia banconote ridendo. Una dirigente comunale, in un messaggio dell’agosto 2022, aveva scritto: "I rapporti in varie occasioni ci sono stati (...) Annullare tutto sarebbe meglio, ma un nuovo concorso potrebbe ripetere la situazione".
Il progetto Beic a rischio?
La Beic, prevista per il 2026, rappresenta uno dei progetti più ambiziosi per la riqualificazione dell’area di Porta Vittoria. Tuttavia, le accuse di irregolarità rischiano di compromettere l’intero iter, con un possibile annullamento della gara e un ulteriore rinvio dei lavori.