Bimba scomparsa, un testimone: “Ho visto Kata trascinata via con la forza”. L’ipotesi vendetta per uno stupro
A parlare del rapimento e del movente sono stati alcuni inquilini dell’albergo di San Jacopino. Il padre della bimba è stato carcerato

Sul caso della bimba scomparsa a Firenze si fa largo l’ipotesi di un rapimento per vendetta. Il movente sarebbe una violenza sessuale che sarebbe avvenuta lo scorso febbraio. La Stampa scrive che a parlare del movente sono stati alcuni inquilini dell’albergo di San Jacopino: “I parenti di quella quindicenne forse si sono vendicati perché la ragazza era stata abusata da qualcuno dell’hotel". Della bimba di 5 anni di origini peruviane, Mia Kataleya Chicllo Alvarez, chiamata dai familiari Kata, non si hanno più notizie dal primo pomeriggio di sabato 10 giugno, quando è scomparsa a Firenze dall'ex hotel Astor occupato dove abitava con la madre e il fratellino.
L’ipotesi: vendetta per uno stupro
La moglie del cittadino peruviano caduto dal balcone il 27 maggio scorso aggiunge altri dettagli: “Da noi c’è uno che gestisce l’affitto delle stanze. Quest’uomo un giorno ha litigato con la figlia. Durante la discussione è venuto fuori che una ragazzina di 15 anni era stata violentata da qualcuno nell’hotel. C’è stata anche una riunione tra tutti per discutere del fatto”. La donna non ricorda se tutto sia accaduto nel febbraio scorso: “Non sono sicura. Ma sono certa che durante la riunione c’era anche il papà di Kataleya”. L’uomo intanto è stato scarcerato. La vicenda dello stupro potrebbe essere inquadrata anche all’interno delle rivalità tra le comunità della zona. Sotto la lente degli investigatori, spiega il quotidiano, c’è la guerra tra bande di Latinos del quartiere.
Un testimone ha confermato il rapimento di Kate
La persona, che potrebbe essere un occupante o un vicino di casa, ha detto ai pubblici ministeri Christin Von Borries e Giuseppe Ledda: "Ho visto Kata mentre veniva trascinarta via con la forza". La direzione sarebbe "oltre il cortile", verso il palazzo a fianco. L’orario è compatibile con quello della sparizione. Ovvero tra le 15 e le 15,30. Quando le telecamere inquadrano la bimba che si affaccia al cancellone dell’albergo e poi rientra.
Gli uomini con i palloncini
Il fratello di Kataleya ha raccontato che sabato si sarebbero avvicinati degli uomini con dei palloncini mentre giocava con la sorella. "Subito dopo Kata è sparita", ha detto. Ma dalle telecamere di sorveglianza non si vede l’entrata di nessuno che abbia con sé dei palloncini. Tra i parenti nonostante queste ore di ansia si nutre fiducia: "Abbiamo una speranza in più, non posso dire che cosa, ma noi abbiamo questa fede", ha detto Elisa Suarez, zia della bimba scomparsa.