La mossa di Benetton: aiuti alle famiglie delle vittime e alla città di Genova
Messo a punto un piano economico di sostegno ai parenti, agli sfollati e alla viabilità. Ma la società rischia grosso, ecco tutte le criticità
Il risveglio amaro della famiglia Benetton avviene nel giorno precedente ai funerali di Stato per le vittime del crollo del ponte Morandi di Genova che ha causato la morte di almeno 41 persone. In una serie di incontri definiti ieri a Milano con tecnici, manager, esperti e avvocati, i gestori di Autostrade per l'Italia hanno messo a punto un piano di risarcimenti per le famiglie delle vittime, gli sfollati e per la città di Genova in termini di opere di compensazione per la viabilità. E questo avviene proprio in contemporanea con l'avvio da parte del governo della procedura di revoca delle concessioni ad Atlantia, la società del gruppo Benetton.
Oggi dopo i funerali la famiglia renderà noto il piano economico di risarcimento e si aprirà una fase nella quale si stabiliranno dei punti di incontro. Ma il premier Conte ha chiarito che tutto questo non servirà a lavare la coscienza della società gestitrice delle autostrade tra cui la A4, ma solo a risarcire doverosamente i danni causati a persone e cose. Come dire che l'iter di revoca delle concessioni non si arresterà davanti a nulla.
Atlantia attenzionata dalla Consob
Mentre la Consob sta già puntando l'occhio sulla società per valutare acquisti e vendite in corso, il titolo si mantiene stazionario dopo il crollo dei giorni scorsi che ha raggiunto il 22 per cento. Ieri ha recuperato il 5%, ma il prodotto derivato che misura l'indice di fallimento dell'azienda, il Cds, ha raggiunto i massimi. Non sono buone notizie per il gruppo. Come scrive Repubblica significa che il costo dei prestiti ad Atlantis sale dell'1,5 per cento.
Non manca poi l'osservazione attenta da parte di Moody's pronta a far scendere il rating del gruppo di 0,15. Non sono momenti facili, anche perché Atlantia sta per accollarsi 41 miliardi di debiti per l'acquisizione di Abertis, la società spagnola che le consentirà di diventare un colosso dei pedaggi autostradali. Dal Portogallo a Spagna e Francia, dove Abertis è azionista nella gestione del tunnel della Manica e dell'aeroporto di Nizza.