Tre milioni di banchi nuovi per settembre? Per i produttori italiani è una “missione impossibile”
Assufficio di FederlegnoArredo e Assodidattica, a cui aderiscono produttori e distributori italiani dell’arredo scolastico annunciano: “La gara indetta dal commissario Arcuri andrà deserta. Azzolina: “A scuola il 14 settembre”
"Produrre 3,7 milioni di pezzi, tra banchi monoposto e sedute, in 23 giorni, festivi compresi, è certamente una missione impossibile". E’ questo l’allarme lanciato da chi dovrebbe essere chiamato a realizzare i nuovi arredi anti-Covid delle classi. "La gara indetta dal commissario Arcuri andrà deserta”, annunciano in una nota congiunta Assufficio di FederlegnoArredo e Assodidattica, a cui aderiscono i produttori e i distributori italiani dell’arredo scolastico ed educativo, coprendo oltre il 95% del fatturato nazionale.
La replica di Azzolina
L’allarme delle imprese ha scatenato una nuova bufera sulla ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina che tuttavia annuncia senza incertezze: "Si torna tutti a scuola regolarmente il 14 settembre. Sto attraversando palmo a palmo tutti i territori italiani per verificare le criticità di ogni singola regione concentrandomi soprattutto sugli spazi e sull'organico", spiega; E sottolinea: "Il decreto rilancio ha già previsto un miliardo e 600 milioni di euro e ho chiesto un altro miliardo e 300 milioni di scostamento, cosicché entro settembre la scuola potrà disporre di 2,9 miliardi d'investimento, cui si aggiungono altri 236 milioni di euro di libri scolastici gratuiti per gli studenti in difficoltà".
Arcuri: "Non è il momento di fare polemiche"
E sui banchi la ministra dice: "Non ci sono direttive univoche per l'utilizzo di banchi singoli nelle scuole per garantire il distanziamento sociale, faremo quello che ci chiedono i dirigenti scolastici degli istituti di tutta Italia". Pronta la replica anche dell'ufficio del Commissario per l'emergenza Domenico Arcuri, che sottolinea come "non è questo il momento di fare polemiche o alimentare divisioni: l'apertura delle scuole in sicurezza è un obiettivo fondamentale per l'intero paese" ed è per questo "necessario lo sforzo di tutti e un forte senso di responsabilità per permettere ai nostri ragazzi, agli insegnanti e al personale non docente di riprendere le attività".
Niente banchi per il 14 settembre
Per il 14 settembre, tuttavia, non ci saranno i nuovi banchi, o comunque non saranno stati prodotti dalle aziende italiane del settore sostengono Assufficio di FederlegnoArredo e Assodidattica, che rappresentano produttori e distributori italiani dell'arredo scolastico per il 95% del fatturato nazionale. E' l'intero comparto industriale, avvertono, che rischia di essere "spazzato via da un bando di gara che potrebbe avere un solo fornitore non italiano, che produce nel Sud Est asiatico, con un prodotto che non risponde alle leggi e alle normative di sicurezza e a favore della corretta postura di bambini e ragazzi a cui tutti i produttori italiani e comunque chi vuole vendere alla P.a. devono assolutamente attenersi".
"Impossibile attenersi ai requisiti del bando"
Requisiti del bando, capacità produttiva, disponibilità e tempi di fornitura dei materiali necessari per produrre, poi la consegna dei nuovi banchi direttamente 'nelle aule' a cura dei fornitori, in ogni angolo d'Italia entro inizio settembre: "Impossibile", è la sintesi. "Nella migliore delle ipotesi la capacità produttiva attuale potrebbe arrivare a 120.000 pezzi consegnati entro fine settembre, a patto che siano disponibili pannelli, tubolari, insomma tutti i componenti. A tutto ciò si aggiunga che anche la consegna e la messa in loco degli arredi è in capo ai fornitori".