Caso Orlandi: audio inedito,"Faccio sedici anni a gennaio". Il fratello Pietro riconosce a Chi l'ha visto la voce di Emanuela
Intanto sarebbe scomparso più di un mese fa, dopo che aveva già fatto perdere le tracce di sè, per un periodo anche in Tunisia, Luigi Gastrini, presunto ex agente del Sismi conosciuto con il nome in codice "Lupo". Disse Emanuela è a Londra
"Sedici anni a gennaio". È questo il passaggio più chiaro dell'audio finora inedito trasmesso questa sera da "Chi l'ha visto" con la voce di Emanuela Orlandi. Presente in studio, il fratello di Emanuela, Pietro Orlandi, ha riconosciuto la voce della sorella e ha ricordato che Emanuela compie gli anni proprio a gennaio.
L'audio di circa 3 minuti, molto disturbato, fa parte di una registrazione dal telefono di casa degli Orlandi di una telefonata dei presunti rapitori. Una parte dell'audio, quella in cui Emanuela dice di frequentare il Convitto nazionale Vittorio Emanuele II e la frase "Dovrei fare il terzo liceo 'st'altr'anno scientifico", era già nota.
Nella parte inedita c'è poi un riferimento a Santa Marinella, riferimento che secondo Pietro Orlandi potrebbe essere riconducibile a una casa degli zii dove erano soliti fare le vacanze. Inoltre si sente la voce di un uomo che interviene, "lo steso dell'altra parte della telefonata - afferma Orlandi - che poi richiamarono", la voce, insomma, cosiddetta dell'Americano".
Intanto sarebbe scomparso più di un mese fa, dopo che aveva già fatto perdere le tracce di sè, per un periodo anche in Tunisia, Luigi Gastrini, presunto ex agente del Sismi conosciuto con il nome in codice "Lupo". Lo ha detto all'ANSA, Pietro Orlandi. "Gastrini - spiega Orlandi - è stato trattato un po' come sono stati trattati i famosi 5 fogli, fu subito bollato come inattendibile, forse perchè sosteneva di avere delle foto di Emanuela ma voleva dei soldi in cambio o almeno così credo abbia chiesto ad alcune testate".
Gastrini, l'agente "Lupo", fu ascoltato dal procuratore capo altoatesino, Guido Rispoli, che lo iscrisse nel registro degli indagati nel giugno 2011 ma poi fu infine accusato di calunnia, non avrebbe fatto parte di alcun servizio secondo le verifiche condotte dalle forze dell'ordine. "Lui diceva che faceva parte di un gruppo coperto presente al presunto sequestro il 22 giugno 1983 - ricorda Orlandi - e fu lui a dire che Emanuela sarebbe stata portata a Londra, siamo nel 2012, diciamo che risale a lui la prima avvisaglia sulla pista di Londra, ho cercato di contattarlo di recente ma ho saputo che è morto".