Ponte Morandi, crolla in Borsa il titolo di Atlantia. La nota del gruppo: "Governo parla senza aver accertato le cause"
Bruciati 4,85 milioni di euro di capitalizzazione. La società: in caso di revoca della concessione spetta il riconoscimento del valore residuo
Crolla in Borsa il titolo di Atlantia dopo l'annunciata decisione del governo di ritirare le concessioni ad Autostrade per l'Italia. Le azioni perdono il -17 dopo aver toccato anche -25,1%. Crollano anche i titoli di Astm e Sias, le concessionarie autostradali di proprietà del gruppo Gavio.
Piazza Affari è così maglia nera in Europa a -1,53% con lo spread che è arrivato a quota 288 per poi scendere a 280. Analisti scettici sulla revoca della concessione. M5s, via la concessione se ci sono le condizioni. Giù anche le azioni di Astm e Sias, le concessionarie autostradali di proprietà del gruppo Gavio.
I problemi italiani di Atlantia pesano in Borsa anche sui 'soci' della operazione su Abertis: il gruppo Acs di Florentino Perez cede a Madrid l'1,69%, mentre la sua controllata tedesca Hochtief lascia sul campo a Francoforte il 3,7%. A marzo, dopo una guerra di rilanci per acquisire il controllo di Abertis, Atlantia e Acs avevano raggiunto un'intesa per rilevare assieme il concessionario spagnolo che gestisce 8.600 km di autostrade in tutto il mondo. Il riassetto azionario vede Atlantia al controllo, con il 50% del capitale più un'azione, Acs al 30% e Hochtief al 20% meno un'azione. A inizio luglio è arrivato il via libera dell'Antitrust europea all'operazione e a alla fine del mese l'assemblea degli azionisti di Abertis ha approvato il delisting della azioni del gruppo, come previsto dagli accordi tra Atlantia e Acs.
La nota del gruppo Autostrade
Il gruppo proprietario di Autostrade per l'Italia afferma in una nota che l'annuncio da parte del governo della procedura per il ritiro della concessione, dopo il crollo del Ponte Morandi, "è stato effettuato in carenza di qualsiasi previa contestazione specifica alla concessionaria ed in assenza di accertamenti circa le effettive cause dell'accaduto". "Le modalità di tale annuncio - rileva la società - possono determinare riflessi per gli azionisti e gli obbligazionisti".
In caso di revoca o decadenza della concessione "spetta comunque alla concessionaria il riconoscimento del valore residuo della concessione, dedotte le eventuali penali se ed in quanto applicabili", afferma Atlantia, nella nota. La società "pertanto continuerà a supportare la controllata Autostrade per l'Italia nelle interlocuzioni con le Istituzioni in questa delicata fase avendo riguardo anche alla tutela dei propri azionisti ed obbligazionisti con una corretta e tempestiva informazione al mercato".
Edizione Srl, holding della famiglia Benetton e azionista di riferimento di Atlantia, "partecipata tramite la società di diritto italiano Sintonia, farà tutto ciò che è in suo potere per favorire l'accertamento della verità e delle responsabilità dell'accaduto". Lo si legge in una nota in cui la società "a nome dei suoi azionisti e del suo management, esprime profondo cordoglio alle famiglie delle vittime e la propria vicinanza ai feriti e a tutti coloro che sono stati coinvolti nel tragico crollo avvenuto a Genova".
Edizione srl, holding "è certa della determinata volontà di collaborazione con le Istituzioni e le Autorità preposte da parte della società operativa Autostrade per l'Italia e della sua capogruppo Atlantia che, negli ultimi 10 anni, hanno investito oltre 10 miliardi di euro nell'ampliamento e ammodernamento della rete autostradale italiana", si legge ancora nella nota.