Si arrampica a casa della fidanzata, cade dal quarto piano e muore: tragedia a Cagliari
La vittima è un ragazzo tedesco di 32 anni. Secondo le prime ricostruzioni si sarebbe arrampicato sulla grondaia del palazzo per raggiungere la casa della fidanzata cagliaritana
Una discussione tra innamorati, nel cuore della notte. Una coppia che probabilmente stava attraversando un periodo di crisi. Un diverbio sempre più acceso e degenerato, fino a che lei, una ragazza cagliaritana, decide di mandare via di casa il fidanzato, un tedesco residente in Svizzera. E' lo scenario che avrebbe preceduto la tragedia che si è consumata alle prime ore del mattino di sabato nel quartiere di Sant'Elia, alla periferia di Cagliari. Una zona di case popolari che s'affaccia sul lungomare, a pochi passi da dove sorge lo stadio del Cagliari.
A perdere la vita, precipitato dal quarto piano di una palazzina di via Schiavazzi 6, il 32enne Georg Pfaffenroth, che in questi giorni stava trascorrendo le festività di fine anno a casa della fidanzata. L'abitazione della ragazza si trova al sesto piano. I due fidanzati avrebbero litigato e lei avrebbe invitato il 32enne a lasciare la casa.
Lui, però, non si è arreso. Voleva probabilmente chiarire i motivi del litigio e per tornare in quella casa, dopo gli inutili tentativi di farsi riaprire la porta, è sceso al piano terra decidendo di arrampicarsi sulla grondaia del palazzo. Non ha fatto in tempo, però, a raggiungere il sesto piano. Il buio, la fretta di voler tornare a tutti i costi a discutere con la ragazza. Il 32enne avrebbe perso l'equilibrio, arrampicato sulla grondaia, precipitando dal quarto ed è morto dopo un volo da una quindicina di metri.
Inutili i soccorsi del personale medico del 118, intervenuto sul posto insieme con i carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Cagliari: Georg Pfaffenroth è deceduto sul colpo.
Sul caso, secondo quanto si apprende, la Procura di Cagliari non aprirà un fascicolo. La dinamica di quanto accaduto è apparsa subito chiara agli inquirenti. I carabinieri hanno sentito la padrona di casa e raccolta la sua testimonianza. Pochi i testimoni a quell'ora della notte. Nessuno avrebbe visto o sentito nulla per invitare il 32enne a desistere nel compiere quel disperato tentativo.