Anzaldi (PD): "Quanto è costata la serata Rai su Falcone e Borsellino? La Rai risponda a Guido Ruotolo"
Il deputato PD componente commissione Vigilanza e già portavoce della mozione Renzi prende spunto da un commento del giornalista anti-camorra sulla testata Tiscali News, chiedendo che l'azienda risponda con una grande "operazione trasparenza"
"Guido Ruotolo non è un giornalista qualunque. E' uno che si è sempre occupato di queste cose. E' fratello di Sandro Ruotolo, cronista che cammina con la scorta perché è stato minacciato dalla camorra, è il cugino di Silvia Ruotolo, una giovane donna di meno di 40 anni barbaramente uccisa da una pallottola vagante in una strada napoletana davanti ai figli. Insomma, è uno di quei casi in cui dentro una biografia si intreccia giornalismo, testimonianza viva e ferite ancora aperte nella carne del paese. La sua denuncia-appello va tenuta quindi in grande considerazione". Michele Anzaldi, renzianissimo componente della commissione vigilanza Rai, si riferisce al commento pubblicato da Ruotolo per la testata Tiscali News all'indomani della serata speciale della Rai dedicata alla memoria di Falcone e Borsellino, in cui il giornalista scrive: "Cari Fazio e Saviano, che brutto il vostro spettacolo su Rai 1. Avete preso un cachet?".
"Condivido totalmente le osservazioni di Ruotolo: è stata una grande occasione persa, gestita con sciatteria. Una trasmissione brutta, che non ha funzionato, dove mancano testimonianze importanti come quella del giudice Alfonso Giordano, presidente della Corte d’Assise durante lo storico Maxiprocesso alla mafia, che non è stato interpellato, nonostante fosse ampiamente presente nelle immagini di repertorio utilizzate in questi giorni. Una dimenticanza denunciata sui social network da suo figlio, che è sotto scorta ed è stato pure minacciato. Viene il sospetto che alla fine il meccanismo sia sempre lo stesso, autoreferenziale o addirittura con interessi economici, dove ritrovi sempre i soliti giri di ospiti. Io per il semplice fatto di aver criticato questo sistema ieri sono finito per la terza volta nell'Amaca di Michele Serra in prima pagina su Repubblica".
“Ruotolo giustamente chiede se vi sono stati dei cachet, quanto è costato, se vi sono degli agenti televisivi che ci hanno lavorato: ecco, sarebbe il caso di sapere se si è trattato di un'operazione commerciale oppure a costo zero, se la testimonianza e l'impegno civile hanno un prezziario oppure no, se qualcuno abbia pensato o meno di devolvere i ricavi pubblicitari alle associazioni dei familiari delle vittime di mafia. Sarebbe bello che, per una volta, alle domande avanzate da un giornalista come Guido Ruotolo l’azienda rispondesse subito in maniera trasparente e puntuale, evitando di costringere i parlamentari a presentare interrogazioni in Vigilanza. Magari da questo episodio potrebbe finalmente partire il nuovo corso della Rai", auspica Anzaldi. "Una vera "operazione trasparenza", che dia soddisfazione all'appello di un familiare delle vittime, perché di questo si tratta parlando di Ruotolo".
"Partire da qui per dare risposta alla speranza di una nuova Rai, di cui si dibatte in queste ore sui giornali: ieri la consigliera Burioni, dopo le dichiarazioni di Campo dall'Orto in Vigilanza, ha fatto una durissima nota dove dice che non vi è stata trasparenza, che a lei, così come agli altri consiglieri, non è stata data nessuna carta. Allora, davvero, partendo dall'impegno concreto, reale contro la piaga delle mafie, inauguriamo un nuovo corso di trasparenza: tiriamo fuori tutti i costi, e rispondiamo a una semplice richiesta di un giornalista-testimone conosciuto ed amato dagli italiani".