Allerta meteo rossa in Veneto: a Vicenza "situazione critica", sott'acqua lo stadio Menti. Zaia: "Chiesto lo stato di crisi"
Preoccupa il livello del fiume Retrone, tracimato in più punti. Al momento rimane chiuso il traffico ferroviario. Rimane arancione l'allerta meteo in Emilia-Romagna, migliora la situazione in Toscana
E' allerta meteo rossa in Veneto a causa dell'ondata di forte maltempo che sta interessando la regione ormai da 24 ore con il rischio di innalzamento dei fiumi e conseguenti inondazioni. A Vicenza e nei comuni di Longare, Grumolo delle Abbadesse, Nanto, Castegnero, Torri di Quartesolo, Quinto Vicentino Montegalda resteranno quindi chiuse le scuole di ogni ordine e grado. La decisione, che riguarda anche tutte le palestre e gli impianti sportivi comunali, è stata presa a scopo precauzionale al fine di non congestionare le strade che devono essere lasciate quanto più possibile libere per consentire il pronto intervento dei mezzi di protezione civile e di soccorso.
Alluvione a Vicenza, sott'acqua lo stadio Menti
L'alluvione che sta coinvolgendo la città di Vicenza ha interessato anche l'intero quartiere attorno allo stadio Romeo Menti, finito sott'acqua. In queste ore si stanno susseguendo i controlli per valutare i danni causati dall'acqua penetrata all'interno dell'impianto, dove si trovano anche la sede e gli uffici della società. Da un primo sopralluogo il campo di gioco, che è più alto da quando è stato rifatto, non risulterebbe allagato: l'acqua che ha interessato solo le fasce. Da valutare invece eventuali danni ad impianti elettrici, led e audio.
Zaia: "Chiesto stato di crisi, situazione sotto controllo"
"Ho firmato il decreto dello stato di crisi, poi non so se Roma ci darà i ‘schei', ne avanziamo comunque tanti. Ho nominato l'assessore alla protezione civile Bottacin a capo dell'unità di crisi nel coordinare, spero, il rientro alla normalità". Lo ha reso noto il presidente del Veneto Luca Zaia, facendo il punto sull'ondata di maltempo. "Ci sono i presupposti – ha aggiunto – per dire che la situazione è sotto controllo. Si evitino gesti eroici, i curiosi creano solo impiccio, perdono solo tempo, dico di evitare di andare sopra gli argini per fare il ‘video della vita', il rischio è che crollino. Già è un bel risultato che nessuno si sia fatto male", ha concluso.
Chiuso il traffico ferroviario, nel tratto tra Vicenza e Padova
Preoccupa il livello del fiume Retrone, tracimato in più punti. Al momento rimane chiuso il traffico ferroviario, nel tratto tra Vicenza e Padova, interrotto da martedì pomeriggio alle 16. Sono interrotte anche le linee che da Vicenza conducono a Treviso e a Schio (Vicenza). Forti disagi per i pendolari, per i quali sono stati attivati numerosi servizi bus. Al momento l'Alta velocità viene deviata via Bologna, mentre i treni regionali collegano Padova e Verona bypassando Vicenza e utilizzando la linea per Monselice. Sopralluoghi dei tecnici sono in corso per capire la situazione tra Vicenza e Padova. Forti disagi per i pendolari, per i quali sono stati attivati numerosi servizi bus.
Allerta arancione in Emilia
Rimane arancione l'allerta meteo in Emilia-Romagna nelle pianure reggiana, modenese e bolognese per il propagarsi a valle delle piene dei fiumi. La situazione dei corsi d'acqua è monitorata e non desta particolari preoccupazioni. Per domani, giovedì 29 febbraio, sono previste ancora piogge, più intense sui rilievi centro-occidentali della regione. Si prevedono nuovi incrementi dei livelli dei fiumi nel settore centro-occidentale in particolare Parma, Enza, Secchia, Panaro e Reno, prolungando l'occupazione delle aree golenali e l'interessamento degli argini. Saranno possibili fenomeni franosi e di ruscellamento sui versanti, più probabili nelle zone montane centro-occidentali.
Toscana, fiumi in calo e piena Arno senza criticità
"I livelli dei bacini sono in diminuzione: nonostante le precipitazioni intense localmente oltre i 150 mm, non ci sono stati problemi sui fiumi. Il colmo di piena dell'Arno è già transitato a Firenze, Empoli (Firenze) e Pontedera (Pisa). In transito attualmente a Pisa a 1100 metri cubi al secondo senza alcuna criticità. Per la importante quantità di acqua caduta e la saturazione del terreno, ci sono stati alcuni movimenti franosi nelle province di Massa Carrara, Pistoia, Lucca e Prato, molti già risolti e alcuni in via di risoluzione grazie al nostro sistema di Protezione civile della Toscana, personale dei Comuni e vigili del fuoco". Così il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani sui social.
Neve sulle Alpi
Le diffuse e abbondanti nevicate delle ultime ventiquattro ore sulle Alpi, localmente ancora in corso, associate con quelle dei giorni precedenti e con un forte vento, hanno determinato un ulteriore aumento del pericolo valanghe su tutti i settori alpini, con gradi diversificati a seconda delle cumulate registrate al suolo, delle quote e della posizione geografica. Dalle Alpi Marittime a quelle Lepontine, dalle Retiche alle Giulie, in generale, il grado di pericolo sale a forte 4 alle alte quote al di sopra dei 1700/1900 mslm, per problemi connessi principalmente alla neve fresca, localmente anche ai lastroni da vento, mentre al di sotto di tali quote sale a marcato 3, per problemi connessi alla neve bagnata. In generale, le uscite escursionistiche al di fuori delle piste battute e segnalate, sono sconsigliate alle alte quote delle Alpi.