Alluvione Emilia-Romagna: danni per un miliardo di euro. Situazione verso la normalità. Risolto il giallo dei dispersi. Foto e video
Ci sono complessivamente 2.500 persone evacuate in via precauzionale, centinaia e centinaia di case invase dal fango, campagne allagate con gli agricoltori in ginocchio
Danni ancora da quantificare, ma che con ogni probabilità supereranno il miliardo di euro, tutte le energie concentrare per le operazioni essenziali di ripristino degli argini colpiti e per un ritorno alla normalità il prima possibile, e una buona notizia: non c'è alcun disperso. Il giorno dopo l'incubo che a distanza di poco più di un anno torna in Emilia-Romagna, l'alluvione che ha colpito in particolare alcune aree del Ravennate e del Bolognese, si cominciano a fare i conti: al momento ci sono complessivamente 2.500 persone evacuate in via precauzionale, centinaia e centinaia di case invase dal fango, campagne allagate con gli agricoltori in ginocchio, linee dei treni locali ancora parzialmente sospese, viabilità critica in alcune zone per via di frane e smottamenti ancora in evoluzione. L'allerta rossa è passata e diventa arancione, non per il maltempo ma per le possibili conseguenze sul territorio di quanto avvenuto.
Chiesto lo stato d'emergenza
Lo ha fatto la Regione Emilia Romagna così come ha fatto il presidente delle Marche Francesco Acquaroli. Anche in questa regione la situazione è andata migliorando nel corso della giornata. "Già oggi invieremo una prima comunicazione al Ministro Musumeci e alla Protezione Civile" dice Acquaroli ringraziando i soccorritori che "hanno lavorato senza sosta giorno e notte e stanno continuando a farlo per riportare la situazione alla normalità".
Risolto il giallo dei dispersi
Mentre in merito alla notizia dei due dispersi a Bagnacavallo, il sindaco Matteo Giacomoni a SkyTg24 afferma che "ad oggi non sappiamo nulla. Dai nostri riscontri documentali non abbiamo niente. Nella zona dove è avvenuto il crollo gli abitanti sono stati tutti recuperati e non ci risultano dispersi. Non ci sono neanche denunce di scomparsa". La segnalazione dei due presunti dispersi per l'alluvione nel Ravennate, a Traversara di Bagnacavallo, "era da verificare e questo ci ha indotto alla prudenza". Così il prefetto di Ravenna Castrese De Rosa ha chiarito i contorni della notizia delle due persone che mancavano all'appello e che è stata diffusa giovedì. "A un tecnico del Consorzio di bonifica" impegnato ieri sul posto "era sembrato di aver visto una persona travolta sull'argine dalla furia dell'acqua e un'altra nella casa crollata" davanti ai suoi occhi. A fare la segnalazione è stato lo stesso Consorzio "nell'ambito della riunione del Centro coordinamento soccorsi". "Dunque, una segnalazione riferita davanti a oltre cento persone, che noi poi abbiamo dovuto chiaramente verificare", dice il prefetto, "anche se non c'era la denuncia di persone scomparse".
Situazione verso la normalità
Le conseguenze di uno scarico di pioggia definito straordinario dai tecnici - 350 millimetri caduti in 48 ore, quando per un raffronto nel maggio 2023 furono 400-450 i millimetri in due alluvioni - sono devastanti, soprattutto su una popolazione che si stava appena riprendendo dalla distruzione di un anno e mezzo fa. Ora però finita la fase dei soccorsi, tecnici e imprese sono già al lavoro per ripristinare gli argini: non si registrano più fuoriuscite d'acqua su Senio e Lamone. Oltre mille gli interventi solo dei vigili del fuoco, con le situazioni più critiche a Lugo, dove è stato evacuato anche l'ospedale, e Bagnacavallo. "Un terzo del Comune è sott'acqua - dice il sindaco di quest'ultimo comune - anche se si tratta quasi tutto di campagna". Altro punto critico l'Idice nel bolognese. Circa 1.300 in tutto le interruzioni di energia elettrica, in corso di ripristino.
Musumeci: "Ci avviamo a obbligo di polizze clima sulle case"
Nel disegno di legge sulla ricostruzione "abbiamo messo la necessità - non abbiamo ancora parlato di obbligo ma ci avvieremo verso questa conclusione - anche per le famiglie e i cittadini di sottoscrivere una polizza assicurativa contro i rischi naturali". Lo dice il ministro per la protezione civile, Nello Musumeci, all'Insurance high-level conference dell'Ania. Musumeci dice di immaginare le polemiche, "si fa presto a parlare di nuova patrimoniale sulla casa quando sarà affrontato il tema della polizza", ma - domanda - "è più utile tutelare il mercato immobiliare o il bene della propria vita e di quella dei propri cari?"