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Al Pascale di Napoli l’Accademia di Belle Arti colora il reparto di ematologia

di Adnkronos   
Al Pascale di Napoli l’Accademia di Belle Arti colora il reparto di ematologia

Roma, 26 mar. (Adnkronos Salute) - Un soffitto non più bianco, ma colorato con decorazioni di immagini astratte in modo che ognuno ci possa vedere quello che vuole. Sono le richieste dei pazienti del reparto di Ematologia oncologica dell’Istituto nazionale tumori Irccs Fondazione Pascale di Napoli e realizzate con 'A cura dell’Arte', intervento artistico progettato e realizzato dai docenti e dai ragazzi della Scuola di Decorazione dell’Accademia di Belle Arti partenopea grazie al contributo della Regione Campania e con il supporto dell’associazione Beatleukemia.org.

Come si è potuto apprezzare nel corso dell’inaugurazione, solo una piccolissima parte dei circa 600 metri quadrati interessati dall’intervento, sono stati dipinti - spiega una nota - il resto, compreso i soffitti, sono stati decorati attraverso la tecnica del wrapping, con materiali assolutamente compatibili con le esigenze di servizio del reparto e della sicurezza dei degenti. L’incontro tra l’ospedale e l’Accademia ha avuto inizio durante il Covid, ma quello che si è poi realizzato non ha a che fare solo con l’arte: è un progetto che parla soprattutto di benessere nella o nonostante la malattia, a cominciare dal non perdere il rapporto con i familiari. Uno degli obiettivi di questo progetto, voluto fortemente da Antonello Pinto, direttore del dipartimento di Ematologia e terapie innovative dell’Istituto dei tumori di Napoli, è stato, infatti, quello di risignificare il valore degli spazi comuni vissuti quotidianamente da pazienti, familiari e personale sanitario, restituendo ai luoghi il senso dell’armonia, il valore espressivo delle relazioni e intervenire con l’arte nelle camere di degenza, realtà particolari e complesse dove anche il minimo apporto è prezioso per il benessere degli ammalati.

A decidere i soggetti delle stampe sono stati proprio i pazienti attraverso incontri ravvicinati con le 2 psicologhe del reparto, Gabriella De Benedetta e Silvia D’Ovidio, i professori e gli studenti dell’Accademia. "Per la realizzazione di questo meraviglioso progetto – illustra Pinto - è stata indispensabile la collaborazione di differenti attori - pazienti, medici, psico-oncologi, docenti e studenti della Scuola di Decorazione dell’Accademia, ingegneri e tecnici - che hanno unito sinergicamente le loro specifiche competenze affinché fossero rispettate sia le esigenze di sterilità degli ambienti che i bisogni emotivi e psicologici dei degenti. Una collaborazione che ha inteso interpretare la cura e il suo tempo, fortemente caratterizzati dall’ impulso creativo e vitale dell’arte".

"Il nostro Istituto – afferma commissario straordinario del Pascale, Maurizio di Mauro – accoglie persone che necessitano di un forte sostegno specialistico incluso quello psicologico e attraverso l’Arte si ritiene possibile realizzare un ambiente più accogliente per i pazienti e, al tempo stesso, migliorare la qualità dei luoghi di lavoro per il personale sanitario. Un connubio salute-arte su cui il Pascale è in prima linea ormai da anni. Un grazie doveroso ai docenti e agli studenti dell’Accademia che hanno reso possibile tutto questo".

Questo "progetto - commenta l’assessore alle Politiche sociali di Regione Campania, Lucia Fortini - è un esempio concreto di come la collaborazione tra istituzioni possa migliorare la qualità degli spazi di cura, offrendo ai pazienti e al personale sanitario un ambiente più accogliente e umanizzato. La Regione Campania sosterrà sempre con convinzione queste iniziative, che dimostrano il valore dell’arte anche come strumento di benessere e supporto nei percorsi di cura".

Conclude Giuseppe Gaeta, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Napoli: "Solo attraverso un rapporto virtuoso tra istituzioni che rappresentano i cittadini è possibile realizzare progetti del genere ed è proprio questo tipo di partecipazione attiva che caratterizza la missione e l’agire primario dell’Accademia di Belle Arti, dove un’attività di formazione può trasformarsi in un’ opportunità per tutti i cittadini e per tutte le persone che abitano questo territorio".

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