"Pedinava mia sorella Elisa, poi l'ha uccisa". I genitori di Federico: "Non ci sono state avvisaglie"
La sorella della ragazza uccisa dai colpi di pistola dell'ex fidanzato che poi si è tolto la vita denuncia: "Le avvisaglie c'erano tutte”

E' stato detto che "Federico era una persona solare e una persona tranquilla, ma non è vero". "Le avvisaglie c'erano, eccome" sostiene Elena Amato, sorella di Elisa, la ragazza uccisa nella notte tra venerdì e sabato dai colpi di pistola dell'ex fidanzato, Federico Zini, che poi si è tolto la vita.
Pedinava mia sorella
"Federico – ha spiegato, dicendosi dispiaciuta per il dolore dei suoi genitori - era un ragazzo molto disturbato, era un ragazzo che pedinava mia sorella, che tutte le volte che si allontanava da lui andava sempre nel luogo di lavoro, la aspettava alla stazione di Prato dove lei scendeva quando tornava da lavoro o sotto casa in piena notte. Una cosa che accadeva quasi quotidianamente".
"Non ha mai voluto fare una denuncia di stalking"
"E' stato più volte chiesto a mia sorella – ha proseguito - di fare una denuncia di stalking cosa che lei per amore anche nei confronti di questo ragazzo, perché gli voleva bene e non lo voleva far soffrire, non ha mai voluto fare". "Però – ha concluso - voglio soltanto, appunto, dire che c’erano le avvisaglie, c'erano tutte, mia sorella ne era consapevole anche se forse non abbastanza e anche i genitori lo erano perché mia sorella stessa aveva chiesto espressamente a loro di aiutarlo in questa situazione per fargli accettare il fatto che questo amore non poteva andare avanti".
I genitori: "Non ci sono state avvisaglie"
"Non ci sono state avvisaglie, mio figlio era un ragazzo solare, aveva rinnovato il contratto con il Tuttocuoio, aveva prenotato le vacanze in Sardegna, tutto sembrava andare bene». Queste le parole del padre di Federico Zini, intervistato dal giornale Il Tirreno. Zini ha ucciso la ex fidanzata, Elisa Amato, e poi si è suicidato, ma i genitori non avevano avuto segnali del suo malessere. Anche la madre conferma la versione del marito: "Negli ultimi giorni era contento, gli avevano rinnovato il contratto, era stato con gli amici a festeggiare". E anche lei ripete disperata: "Non c’era stata alcuna avvisaglia". E sulla pistola sportiva, arma del delitto il padre dice di non esserne al corrente: "Non lo sapevamo", afferma l'uomo.
Il perdono
Intanto la famiglia di Elisa avrebbe perdonato l'ex fidanzato assassino e poi suicida. Lo ha rivelato don Luca prete delle parrocchie di San Pietro e della Visitazione di Galciana che è andato a trovare la famiglia della trentenne uccisa.