Vendemmia con amici e parenti, il ministero ci ripensa e cancella la multa al pensionato di Castellinaldo d’Alba

Non verrà punito il contadino sorpreso dagli ispettori a raccogliere le uve nella sua piccola vigna. La Coldiretti di Cuneo soddisfatta per la decisione

Vendemmia con amici e parenti, il ministero ci ripensa e cancella la multa al pensionato di Castellinaldo d’Alba
TiscaliNews

Finalmente un po’ di giustizia: la stupenda tradizione della vendemmia con parenti e amici è salva. La lieta novella è stata data da Paola Scola, giornalista della Stampa: “Non verrà punito il pensionato di Castellinaldo d’Alba, Battista Battaglino, sorpreso dagli ispettori a raccogliere le uve nella sua piccola vigna, nel cuore del Roero, assieme alla compagna Ada e ad alcuni amici. Perché fra loro non esiste un rapporto di lavoro”, ha scritto la giornalista.

Che cosa è successo? Il segretario generale del ministero del Lavoro, Paolo Pennesi ha fatto sapere che dopo un incontro alla Direzione territoriale di Cuneo, dopo aver visto la documentazione, “si è accertato che nella vigna con il proprietario c’erano un nipote e la compagna, insieme con un amico di famiglia e un’altra persona. Nessuno legato da rapporti di lavoro dipendente”.

Battaglino era stato convocato (era accompagnato da un legale della Coldiretti) dagli ispettori che, dopo un colloquio quasi informale, gli hanno comunicato la decisione. La notizia è stata accolta con sommo sollievo anche da una delegazione di amici e coltivatori che avevano aspettato Battista in strada, “con cartelli come «Amara vigna mia». C’è Ada, la compagna, che scrivendo a «Specchio dei tempi» ha denunciato la vicenda”, ha scritto la cronista del giornale torinese.

Il direttore dell’ispettorato, Pasquale Mottolese, ha spiegato che si stanno esercitando una serie di controlli nella zona tra Cuneo e Asti “per verificare le condizioni di lavoro, individuare chi utilizza dipendenti in nero, migranti irregolari, minori, finte coop. Non ci sono casi di caporalato, ma sarei preoccupato se i controlli non ci fossero. Il colloquio è stato cordiale, la documentazione accolta”, si legge sempre nella Stampa.

La Coldiretti di Cuneo si è detta soddisfatta dalla decisione, anche se nel contempo ha denunciato “la complessità delle norme e l’eccessiva burocrazia che attanaglia le aziende. Resta difficile stabilire il confine tra il rapporto di un lavoro dipendente rispetto a una collaborazione amichevole e gratuita”.