Ruba due pacchetti di caramelle e viene rinviato a giudizio dopo un anno e mezzo
Avviso di chiusura delle indagini per il 51enne malato psichiatrico già accusato del rogo al ristorante Kimeia e all'abitazione di uno dei titolari dell'osteria Muscoli's. Il tentato furto è di luglio 2022: 5,06 euro l'ammontare economico della refurtiva
Un anno e mezzo di investigazioni e, alla fine, l’avviso di chiusura delle indagini. Sembra il prologo di un normale fatto di cronaca relativo a un reato di cui una buona giudiziaria si fa carico ed anzi, cerca di approfondire visti i tempi - abbastanza lunghi - coi quali le indagini sono state svolte. Sembrerebbe così un crimine di un certo rilievo quello imputato a un tizio, a Treviso, che però 'di male' ha solo tentato di portarsi via una refurtiva del valore di 5,06 euro, consistente in due pacchetti di caramelle. Il pubblico ministero, non ravvisando ragioni valide per una richiesta di archiviazione, ne ha chiesto allora il rinvio a giudizio. Il ladro, anche se questa volta beccato a commettere un reato di minor livello, è la stessa persona accusata dei roghi avvenuti, sempre nel luglio dell’anno scorso, contro il ristorante 'Kimeia' e dell’incendio ai danni dell’abitazione di uno dei titolari dell'osteria 'Muscoli's'. Ritenuto inoltre responsabile di una tentata violenza sessuale — successa nello stesso mese del 2022 — ai danni di una 32enne, a cui avrebbe rivolto pesanti apprezzamenti.
Incapace di intendere e di volere
Sull'uomo pendono anche altre indagini (resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione di una bicicletta e violazione di un divieto di avvicinamento a un locale pubblico), oltre a un processo per detenzione di armi da fuoco ed esplosivi trovati nel 2020 nel suo garage. L'individuo, un 51enne residente in città, è però un malato psichiatrico conclamato, attualmente in cura in comunità. L’assunzione di farmaci gli ha fatto guadagnare la capacità di stare a processo ma nel 2022, al tempo dei roghi, delle molestie e presumibilmente del furto, era totalmente incapace di intendere e volere. "Ero in cura al Centro di salute mentale di Treviso — ha detto — ma le medicine che avrei dovuto prendere mi provocavano un fastidioso reflusso. Il mio medico di base era in ferie, perciò ho smesso di assumerle".
E così è ripiombato nella malattia. Qualche giorno prima dell’aggressione notturna ai danni della giovane donna l’uomo era entrato in un supermercato e, dopo aver pagato gran parte dei prodotti che aveva preso, avrebbe tentato - stando alle indagini portate a termine - di uscire con due pacchetti di caramelle alla menta nascosti sotto la camicia. L’allarme è suonato subito e lui, tranquillamente, si è fatto perquisire, permettendo agli addetti alla sicurezza di recuperare quello che stava tentando di rubare. Per un furto di caramelle, il cui bottino equivale a poco più di 5 euro, ora rischia il processo. Il difensore, l’avvocato Antonella Picco, ha infatti già pronta un nuova richiesta di perizia psichiatrica.