Strage per il maltempo nelle Marche, almeno 9 morti e 4 dispersi fra i quali anche due bambini
Acqua, fango e terrore travolgono la provincia di Ancona. Fiumi esondati, strade come torrenti. I messaggi di Draghi e Mattarella
La Procura di Ancona ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e inondazione colposa, al momento a carico di ignoti, sull'alluvione che ha colpito i Comuni della provincia di Ancona dove si contano già 9 morti e quattro dispersi fra i quali 2 bambini. Alla magistratura il compito di individuare se ci siano responsabilità di persone nell'apocalisse avvenuta ieri e durante la notte.
I messaggi di Draghi e Mattarella
"Ho ricevuto le chiamate del capo dello Stato, Sergio Mattarella e del presidente del Consiglio Mario Draghi", riferisce il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli. "Il presidente Mattarella ha espresso la solidarietà alla nostra comunità e gratitudine a tutti quanti stanno instancabilmente lavorando per i soccorsi - aggiunge -. Draghi ha espresso la sua vicinanza rassicurandomi sul supporto per ogni necessaria esigenza. Il dolore per quanto accaduto è profondo ma la comunità marchigiana è forte e saprà reagire".
Il capo della Protezione Civile ad Ancona
Intanto il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio è arrivato ad Ancona per la riunione per coordinare gli interventi di soccorso. Poi ci sarà un sopralluogo nelle aree colpite nelle province di Ancona e Pesaro Urbino. "Ci sono stati momenti di terrore, con quantitativi di acqua veramente straordinari", ha detto Curcio dopo la riunione alla quale hanno partecipato anche i vertici dei vigili del fuoco, il capo dipartimento Laura Lega e il capo del corpo Giorgio Parisi. "E' piovuto in qualche ora un terzo di quello che normalmente piove in queste zone in un anno - ha aggiunto - e in alcune zone ha piovuto il doppio di quello che piove in estate. E' stato un quantitativo di acqua che si è riversato sui territori in maniera repentina portando scompiglio e morte".
Danni incalcolabili
Oltre alle vittime, ci sono danni al momento incalcolabili. Il fiume Misa, in piena per le violenti piogge di questa notte, ha anche rotto le balaustre in pietra del ponte Garibaldi nel centro storico di Senigallia. Nel cuore della cittadina della Marche sono visibili i danni procurati dai detriti, rami e fango, trascinati dal torrente. Molti cittadini sono all'opera per svuotare cantine e negozi allagati. Testimoni riferiscono di non avere mai visto "una cosa del genere".
Tregua oggi dal maltempo
Oggi il maltempo potrebbe dare una tregua temporanea ma nuovi temporali potrebbero abbattersi nelle zone domani.
Il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi, oltre ad esprimere il suo "profondo cordoglio per le vittime dell'alluvione", informa che in queste ore si sta anche verificando, con gli uffici territoriali, la situazione delle scuole.
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La strage del maltempo nelle Marche
Disperse madre e figlia
Tra le notizie che si stanno raccogliendo in queste ore, quella di due donne disperse a Barbara, frazione di Senigallia.
Sono una madre di 56 anni con la figlia 17enne. Il fratello, Simone di 21 anni, trascinato dalla corrente del Nevola, si è salvato attaccandosi a un ramo di una grossa pianta per due ore. La madre e la sorella sono state trascinate via e sono disperse. "L'acqua me le ha portate via davanti agli occhi", ha raccontato il giovane visibilmente scosso. All'appello mancherebbe un altro bambino.
Sui posti flagellati dall'ondata d'acqua ci sono i vigili del fuoco, la Croce Rossa Italiana, volontari; anche Caritas è sul territorio per valutare le prime esigenze alle quali rispondere.
L'accusa dei sindaci: nessuno ci ha avvisato
"Nessuno ci ha avvisato". Non urlano e tagliano corto sulle polemiche, ma l'accusa dei sindaci dei paesi devastati dall'alluvione è chiara. Come quella dei cittadini al presidente delle Marche Francesco Acquaroli: "dove eravate ieri sera?" gli chiede polemicamente una donna di Pianello di Ostra, la frazione più colpita dall'ondata di maltempo dela scorsa notte. Molti residenti hanno lamentato una carenza di aiuti e soccorsi nell'immediato, sfogandosi con i cronisti. "Non abbiamo avuto nessun avvertimento particolare" è invece la frase ricorrente sula bocca dei sindaci. "Abbiamo ricevuto soltanto un'allerta gialla della Protezione civile per vento e pioggia, niente che facesse presagire un disastro del genere. Tutto è successo nel giro di un'ora" dice il primo cittadino di Sassoferrato Maurizio Grecci. Il sindaco di Cantiano (Pesaro Urbino) Alessandro Piccini parla di "scenario apocalittico" e ripete la frase "nessuna allerta particolare. Era prevista solo pioggia, invece in mezz'ora sono caduti 300 ml di acqua, più di 3 quintali a metro quadro, una cosa inimmaginabile. E pensare che l'alveo del fiume era stato appena ripulito". Con un'allerta gialla, osserva Dario Perticaroli, sindaco di Arcevia (Ancona), "al massimo abbiamo avuto tanta pioggia. A Barbara, che conta 3 dispersi, il torrente "ha raggiunto un fronte di 60 metri, travolgendo tutto", dice il sindaco Riccardo Pasqualini. Che sia stato un evento assolutamente eccezionale lo dice anche il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio quando parla di quantitativi di acqua "veramente straordinari". Ma qualche problema di allerta c'è stato. "E' abbastanza evidente che l'evento, per come si è manifestato, è stato molto peggiore di quello che era stato previsto - dice - ora dobbiamo concentrarci sulle cose da fare adesso ma il tema dell'allartamento sarà da approfondire".
Centro funzionale Marche: impossibile prevederlo
"Un fenomeno meteo impossibile da prevedere nella sua intensità e sviluppo con le attuali conoscenze disponibili". Così il Centro funzionale multirischi della protezione civile regionale descrive l'ondata di maltempo che ieri ha colpito alcuni Comuni delle province di Pesaro Urbino e Ancona. "La previsione meteorologica per la giornata di giovedì 15 settembre mostrava la possibilità di temporali in formazione sul versante tirrenico della penisola, con eventuale interessamento del crinale appenninico e delle aree interne marchigiane - si legge in una nota -. Per tale motivo era stata emessa una allerta di livello giallo per le zone di allerta 1 e 3 (settori montani e alto collinari del pesarese e dell'anconetano) per temporali localmente intensi. Nelle altre zone della regione la previsione non mostrava evidenze di fenomeni di intensità tale da determinare criticità e, pertanto, il livello di allerta è stato lasciato verde". "Nel pomeriggio di giovedì, tra le province di Siena e Arezzo - prosegue la nota -, si è assistito alla formazione di un temporale cosiddetto autorigenerante V-shaped, che, nel suo spostamento verso est, è andato interessare la zona interna del Pesarese, per poi portarsi verso la costa anconetana. L'interazione con l'Appennino ha inoltre intensificato la struttura temporalesca proprio nella zona del Catria". I temporali autorigeneranti, continua la nota, "sono fenomeni la cui previsione è estremamente difficoltosa, sia perché sono molto rari e sia perché le dinamiche che li generano implicano spesso la presenza di configurazioni a scale molto piccole di difficile individuazione. In questo caso, gli elementi previsionali per stimare un'estensione e persistenza di fenomeni così intensi sono stati del tutto assenti. Anche nella vigilanza, a livello nazionale, tali fenomeni non sono stati assolutamente segnalati". Sostanzialmente "quello che doveva essere uno scenario da allerta gialla per temporali (effetti localmente intensi e rapidi, ma di estensione limitata), si è invece evoluto in uno scenario più complesso e diffuso sul territorio".
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Allerta meteo arancione in 4 regioni
Allerta meteo arancione in Umbria, Campania, Basilicata e Calabria e gialla in altre 8 regioni. Lo indica il bollettino della Protezione Civile in base al quale nelle prossime ore sono attesi temporali - che localmente potranno essere molto intensi - e venti forti su gran parte del paese. In particolare, dalla serata i fenomeni interesseranno Lombardia orientale, Trentino, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Umbria e Campania. Attesi domani venti forti e di burrasca su Trentino, Veneto ed Emilia-Romagna, in estensione a Marche Abruzzo e Molise, Basilicata, Calabria e Sicilia, In serata i venti interesseranno anche la Puglia.