Allarme Smog, l'epidemiologo: "Questo livello di micropolveri toglie 10 mesi di vita"
Secondo l'esperto l'effetto dell'inquinamento in Italia si può quantificare in circa 35mila morti premature
"Stiamo parlando di dieci mesi di vita in meno. In media i cittadini italiani muoiono dieci mesi prima per l'inquinamento. Dieci mesi che diventano 14 al Nord e 6 al Sud". Lo sostiene, in un'intervista a La Stampa Francesco Forastiere, epidemiologo ed esperto di inquinamento atmosferico proprio nei questi giorni in cui lo smog sta creando una vera e propria emergenza nel nostro Paese e le città italiane stanno cercando, in misura sparsa, di arginare il problema: targhe alterne a Roma, tre giorni di stop totale a Milano.
L'importanza della situazione geografica - Secondo l'esperto che ha diretto lo studio 'Viias' del ministero della Salute l'effetto dell'inquinamento in Italia si può quantificare in circa 35mila morti premature. "Ci sono differenze importanti tra grandi centri e centri più piccoli, ma - aggiunge l'epidemiologo - dipende molto dalla situazione geografica. La differenza tra Roma e Viterbo è importante, mentre nella Pianura padana l'inquinamento è più diffuso".
Malattie cardiovascolari e respiratorie - "I mesi di vita 'perduti' a Roma sono 12, e soltanto 6 a Viterbo. In Val Padana, invece, non c'è grande differenza tra Milano e Monza: in tutti e due i casi i mesi di vita sottratti sono 14", dichiara l'epidemiologo Forastiere. Le patologie più diffuse sono "malattie cardio e cerebrovascolari, ovvero infarto, scompenso cardiaco, aritmie e ictus". Poi, "le malattie respiratorie, come bronchite cronica e asma bronchiale". Infine, "il tumore, a partire dai polmoni".
Bocciate le targhe alterne - Negativo il giudizio sui blocchi del traffico a 'targhe alterne': "Le 'targhe alterne' non tagliano le emissioni del 50%, ma solo del 10-15%: nell'orario di intervallo tutti circolano liberamente. Non è una misura davvero efficace. In questa situazione di emergenza solo un blocco totale potrebbe servire'. Secondo Forastiere meglio un giorno di stop totale che tre o quattro con targhe alterne: "Sì, ma - specifica - dev'essere un blocco totale, dalle 8,30 alle 20,30: non, come si è proposto ad esempio a Roma, dalle 10,30 alle 16,30. Non si bloccherebbe nulla".