Sepolta a Saonara, nel "porto sicuro" con mamma Monica
Nel paese l'infanzia e l'adolescenza di Giulia, qui fu battezzata
E' tornata "nel porto sicuro di Saonara" Giulia Cecchettin. E' tornata nel paese che l'aveva vista prima bambina e poi adolescente, il paese dove il ciclo della sua breve vita si è aperto e chiuso. Qui nel piccolo cimitero, un camposanto di campagna con le tombe tra l'erba e i fiori, è stata sepolta accanto alla mamma Monica, morta un anno fa dopo sette anni di malattia. Sulle lapidi due piccoli angeli, e lei Giulia, "sarà l'angelo custode" ora di Elena, come ricorda la sorella. "Ciao Giulia eccoti a Saonara - la saluta la zia durante la funzione privata per dire addio alla 22enne - questa comunità l'aveva scelta tua mamma per celebrare il dono del battesimo con il bel vestitino bianco".
Una veste candida che era stata di mamma Monica e che la nonna Bruna aveva conservato per le sue nipoti "con tanto amore". E' la zia che rammenta come questo piccolo paese fosse per Giulia "un porto sicuro mentre la mamma lavorava perché qui c'erano i nonni", i nonni che l'accolsero appena nata, "quando eri un piccolo batufolo". Qui Giulia trovava "non solo il pranzo, ma anche il calzino da rammendare, il bottone da attaccare, il the con i biscotti, ma soprattutto tanti baci della nonna e i tanti ti voglio bene del nonno che tornando dal lavoro nei campi ti salutava dicendoti 'ciao principessa'. "Poi chiedevi alla nonna - prosegue - cosa mi hai preparato di buono anche dopo quando il pranzo domenicale era diventato l'occasione per continuare a farti sentire tutto il bene possibile".
Un piccolo angolo di felicità che forse a Giulia ricordava l'infanzia quando andava all'asilo e l'adolescenza quando frequentava le medie e nel pomeriggio il centro missionario. E ora Saonara forse sarà il porto sicuro anche per Gino e i suoi figli, Elena e Davide, un luogo dell'affetto tra vicoli e case. E il cimitero dove accanto a mamma Monica riposa "l'oplita" Giulia.