Scossa magnitudo 4.4 ad Arquata, Amatrice, nuovi crolli nella scuola sotto inchiesta. Il Papa nei luoghi del sisma
Bilancio a 290 morti, si temono almeno 10 dispersi. Oltre 2.000 le repliche

Nuova forte scossa di terremoto di magnitudo 4.4 alle 17:55, con epicentro vicino ad Arquata del Tronto (Ascoli Piceno). Nella frazione di Pescara del Tronto i tavoli, i lampioni e le tende del campo hanno visibilmente oscillato, scatenando grande preoccupazione tra gli sfollati e i soccorritori. La forte scossa è stata distintamente percepita dalla popolazione in una vasta area delle Marche. La cronaca della giornata
290 le vittime accertate
Le vittime finora accertate del terremoto sono 290 - cifra corretta dalla prefettura di Rieti rispetto a 291 -, mentre il numero di 10 dispersi è giudicato "plausibile" dal capo della Protezione civile, che però lo attribuisce al sindaco di Amatrice. "Noi non facciamo numeri sui dispersi per la difficoltà di dimensionare il fenomeno - ha detto dopo la prima riunione della nuova Direzione comando e controllo (Dicomac) a Rieti -. Se il sindaco ha contezza che ad Amatrice mancano 10 persone all'appello, noi lavoriamo per ritrovarle".
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Ancora crolli nella scuola sotto inchiesta
La scossa di terremoto di magnitudo 3.7 registrata alle 15.07 ha causato ulteriori crolli nell'edificio della scuola Romolo Capranica, ad Amatrice. Dal sisma del 24 agosto la sede dell'Istituto comprensivo, recentemente ristrutturato, ha subito diversi crolli che interessano in gran parte l'ala in cui è ubicato l'ingresso principale.
Ingv: dal 24 agosto localizzati 2002 eventi sismici
Dopo il terremoto di magnitudo 6.0 avvenuto alle ore 3:36 del 24 agosto, la Rete sismica nazionale ha registrato complessivamente 2002 eventi tellurici: 121 i terremoti di magnitudo compresa tra 3 e 4, 12 quelli tra 4 e 5 ed uno di magnitudo maggiore di 5 (avvenuto il 24 agosto stesso alle 4:33 nella zona di Norcia).
I soccorsi a lavoro
Prosegue, nei territori colpiti dal terremoto, l'impegno del servizio nazionale della protezione civile: sono 6.120 le forze dispiegate sul territorio. A questi si aggiunge tutto il personale delle amministrazioni statali e di quelle delle aree colpite dal sisma, nonché quello delle colonne mobili attivate dalle altre regioni per portare aiuto. In particolare, 1.174 sono i vigili del fuoco, 782 gli appartenenti alle forze armate e 893 alle forze di polizia, a cui si aggiungono 431 unità di personale della Croce Rossa Italiana, 17 del corpo nazionale soccorso alpino e speleologico e 437 uomini e donne delle organizzazioni di volontariato nazionale, nonché 817 del volontariato locale di Lazio, Marche e Umbria e 654 delle colonne mobili proventi da fuori dalle regioni colpite. I mezzi di soccorso complessivamente impegnati sul territorio sono circa mille.
Circa 2700gli sfollati
"Sono 2688 le persone assistite nei 58 campi e strutture allestite allo scopo". Lo comunica la Protezione civile, spiegando che "16 sono le aree e le strutture allestite nel Lazio e altrettante quelle messe a disposizione nelle Marche, che danno alloggio rispettivamente a 995 e 938 persone; in 755 trovano infine alloggio nelle 26 tra aree e strutture predisposte in Umbria".
Il Papa presto nei luoghi del dramma
Messe del vescovo di Ascoli Piceno, monsignor Giovani D'Ercole, nelle tendopoli di Pescara ed Arquata del Tronto. Il presule ha esortato "a trasformarsi in una famiglia" la gente che ha preso le case e i soccorritori. D'Ercole ha definito i soccorritori "le braccia dell'amore". Il Papa durante l'Angelus ha fatto sapere che si recherà presto nelle zone colpite dal terremoto. "Cari fratelli e sorelle, appena possibile anch'io spero di venire a trovarvi, per portarvi di persona il conforto della fede e il sostegno della speranza cristiana".
Sms solidale al 45500, verso quota 10 mln euro
Quasi 10 milioni di euro sono stati raccolti finora a beneficio dei terremotati con gli sms solidali al 45500, secondo quanto si apprende dalla Protezione civile. L'ultimo dato disponibile è di 9,7 milioni di euro raccolti.
Aperta inchiesta
Aperta un'inchiesta per disastro colposo anche dalla procura di Ascoli, dopo quella dei colleghi di Rieti. Oggi sono previsti altri accertamenti sulla scuola di Amatrice che era stata ristrutturata nel 2012 e che è quasi completamente crollata. Si indaga sui materiali utilizzati e sulle procedure dei collaudi effettuati sull'edificio.
Via ai sopralluoghi nelle scuole per valutare i danni
“Da lunedì si svolgeranno i primi sopralluoghi alle scuole, dobbiamo fare una valutazione seria del danneggiamento e capire come può essere eliminato il danno”, lo ha annunciato Fabrizio Curcio, capo del Dipartimento della Protezione Civile, che ha spostato il coordinamento delle operazioni per il sisma a Rieti. a partire dunque dal 29 agosto, sarà fatto un elenco di «”iò che può essere usato, ciò che non può essere usato e per cui va trovata un’alternativa”. Sull’urgenza di pensare al prossimo avvio del nuovo anno scolastico, si era espresso anche il sindaco di Arquata del Tronto, Aleandro Petrucci, al termine della messa nella tendopoli. La scuola del paese è stata infatti notevolmente danneggiata dal sisma. Così il centinaio di bambini del paese sono rimasti senza aule. “Mi hanno promesso che manderanno dei container da usare come scuola. Non so però quando arriveranno. Se vanno via i bambini, le mamme li seguiranno e il paese è finito”.
I funerali
Sabato ai funerali ad Ascoli hanno assistito il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il capo dello Stato Sergio Mattarella, il quale ha anche visitato Amatrice e Accumoli, epicentro del sisma. "Non vi lasceremo soli", ha detto il presidente della Repubblica agli sfollati nella tendopoli della cittadina reatina e ai parenti delle vittime nelle Marche. Mattarella ad Ascoli ha regalato una bambola a Giorgia, che in ospedale ha compiuto 4 anni. "Diteci cosa è meglio per voi, non possiamo decidere tutto da Roma", ha dichiarato Renzi. "E' necessario prevenire per fare in modo che cose del genere non si ripetano più", ha detto il presidente del Senato Pietro Grasso, anch'egli in visita alle tendopoli, a proposito delle negligenze nella costruzione degli edifici pubblici.