Papa Francesco alla Biennale di Venezia, alle carcerate della Giudecca: “Anch'io ho errori da farmi perdonare”
Nel carcere il Papa ha incontrato le detenute dell'istituto penitenziario e visitato il padiglione della Santa Sede alla Biennale di Venezia, intitolato "con i miei occhi"
Papa Francesco è arrivato a Venezia per visitare la Biennale ed è la prima volta di un pontefice alla celebre mostra veneziana. Per la sua prima tappa nella città lagunare, Francesco ha scelto di visitare il carcere femminile della Giudecca dopo ha parlato del problema del sovraffollamento e della dignità dei carcerati da tutelare. La prigione "può anche diventare un luogo di rinascita, morale e materiale, in cui la dignità di donne e uomini non è 'messa in isolamento', ma promossa attraverso il rispetto reciproco e la cura di talenti e capacità", ha detto il Papa che poi ha confessato: "Non dimentichiamo che tutti abbiamo errori di cui farci perdonare e ferite da curare, io anche, e che tutti possiamo diventare guariti che portano guarigione, perdonati che portano perdono, rinati che portano rinascita. Cari amici e amiche, rinnoviamo oggi, io e voi, insieme, la nostra fiducia nel futuro".
"Le donne artiste insegnano", e cita Frida Khalo
In vista della sua visita alla Biennale d’arte, il Papa ha poi detto: "È vero che nessuno ha il monopolio del dolore umano. Ma ci sono una gioia e una sofferenza che si uniscono nel femminile in una forma unica e di cui dobbiamo metterci in ascolto, perché hanno qualcosa di importante da insegnarci. Penso ad artiste come Frida Khalo, Corita Kent o Louise Bourgeois e tante altre. Mi auguro con tutto il cuore che l'arte contemporanea possa aprire il nostro sguardo, aiutandoci a valorizzare adeguatamente il contributo delle donne, come coprotagoniste dell'avventura umana".
Il Papa nel padiglione vaticano della Biennale
Papa Francesco è poi entrato nel padiglione del Vaticano per la 60/A Biennale Arte, allestito nel carcere della Giudecca all'interno della chiesa di Santa Maria Maddalena delle Convertite. L'allestimento artistico, intitolato "Con i miei occhi", è stato illustrato al Pontefice dal cardinale José Tolentino de Mendonça, Prefetto del Dicastero per la Cultura e l'Educazione,e curatore del Padiglione. All'incontro sono presenti, tra gli altri, anche il ministro della giustizia Carlo Nordio, il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, il presidente della Biennale, Pietrangelo Buttafuoco, il sindaco Luigi Brugnaro. E' la prima volta che un Papa visita una mostra della Biennale di Venezia.
La Messa dell’Angelus in piazza San Marco
Alle 9,30 è previsto che il Papa lasci la Giudecca a bordo di un motoscafo della Guardia di Finanza che lo trasporterà fino alla Basilica della Madonna della Salute: qui sul piazzale antistante l'ingresso sarà montato un palco da dove il Papa si rivolgerà ai giovani. L'incontro con i giovani – prevalentemente della diocesi di Venezia, ma anche con una delegazione proveniente da tutto il Veneto – è previsto per le 10. Al termine del discorso, accompagnato dagli stessi giovani che poi prenderanno posto in San Marco, il Pontefice in papamobile attraverserà il ponte galleggiante che collegherà la Salute con la riva di San Marco, all'altezza dei Giardinetti Reali. All'imbocco di San Marco sarà accolto da Luca Zaia, Presidente della Regione Veneto, da Darco Pellos, Prefetto di Venezia e da Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia.
Le tappe della visita
Una volta raggiunto il palco, posizionato davanti all'Ala Napoleonica delle Procuratie, alle 11 Francesco celebrerà la messa che sarà concelebrata dal Patriarca di Venezia e dai Vescovi del Nordest. Papa Francesco pronuncerà l'omelia e, al termine, il Regina Coeli. Alle 12,30 il Papa entrerà in Basilica di San Marco per sostare – in forma privata – in preghiera dinanzi alle reliquie di San Marco.
Una volta lasciata San Marco, risalirà a bordo del motoscafo della Guardia di Finanza che lo condurrà nuovamente alla Giudecca. Qui il Papa si congederà da autorità civili e religiose prima di fare ritorno in Vaticano.