La protesta di allarga: dopo Fleximan arrivano anche Dossoman e Rondòman, 'nei guai' dossi e rotonde ritenute inutili
Dissuasori di velocità rimossi nel bolognese e in provincia di Verona. A Sondrio cittadini in rivolta contro la costruzione di una rotonda: tutte azioni ispirate dal 'giustiziere dei multati'

Il caso di 'Fleximan', il misterioso personaggio che sega gli autovelox di notte in giro per lo Stivale, nelle ultime settimane ha diviso l'opinione pubblica italiana attirando su di sè le attenzione di tutti: chi lo emula, chi lo ama e lo elogia, chi lo critica e chi, addirittura, si è ispirato a lui per diversificare la lotta, iniziando a rimuovere i dossi che per strada rallentano la velocità dei veicoli e protestando contro opere considerate inutili, come la rotonda di Albaredo, comune di soli 287 abitanti in provoncia di Sondrio, dove le attenzioni dei manifestanti si sono focalizzate contro la nuova rotonda aperta ai primi di dicembre.

Dossoman e Rondòman, i 'nuovi' Fleximan
Dopo Fleximan, quindi - o meglio, accanto a lui - spuntano 'Dossoman' e 'Rondòman'. Il motivo? Rimuovere illecitamente dossi fastidiosi dalle strade per non avere intralci durante la guida e impedire la costruzione di opere pubbliche programmate ed anzi, in certi casi già aperte, come accaduto a Albaredo. Ma se in quest'ultimo caso protestare potrebbe avere un senso in virtù della convizione che costruire una nuova rotatoria sia solo uno spreco di soldi pubblici e un danno per l'ambiente circostante, che appartiene a tutti, rimuovere dalle strade - special modo se ad alta percorrenza - dei dissuasori di velocità può essere pericoloso per gli utenti della strada oltre ad essere un atto di vandalismo urbano.
Così a Giavone di Veronella (Verona) alcuni ignoti fatto sparire alcuni giorni fa un dissuasore di velocità appena installato. Ma perché azioni del genere vengono esaltate da molti anziché essere condannate? Che tipo di cultura automobilistica c'è in Italia e quanto può essere pericoloso il 'cortocircuito del consenso' creato dalle azioni dei vari 'giustizieri della strada'?
L'ultimo episodio si è verificato nel bolognese, dove un dosso artificiale è stato trovato danneggiato a Calderara di Reno e l'autore del vandalismo si è anche firmato accanto al rallentatore come 'Dossoman', sulla falsa riga appunto di 'Fleximan', il nemico giurato degli autovelox. Il dosso danneggiato si trova in via Rizzola Levante. Sul suo profilo Facebook il sindaco di Calderara di Reno, Giampiero Falzone, ha condannato duramente il gesto attraverso un post.

Lo sfogo del sindaco sui social
"Si osanna Fleximan come fosse un eroe, aumentano i casi di emulazione in Italia, anche per i dossi, e si osannano questi individui come se avessero fatto l'impresa dell'anno - sbotta il sindaco - non stiamo bene. E se noi siamo i riferimenti dei nostri piccoli, siamo messi abbastanza male nel non capire che non si tratta di eroi, ma di vandali che compiono reati seri di danneggiamento". E ancora: "Scusate il tono, ma quando ci vuole ci vuole. L'imbecille di turno, Dossoman (o Imbecilleman, per essere giusti), stavolta lo abbiamo anche a Calderara".
Il sindaco poi sottolinea come i dossi siano stati voluti dalla stessa comunità. "Sono stati installati su richiesta dei cittadini delle vie interessate e dopo assemblee pubbliche. Sono a norma e si sentono se chi guida va veloce. Ma se ci si ferma e si attraversa il dosso a velocità bassa, non danno alcun fastidio. D'altra parte non a caso si chiamano dissuasori di velocità". Infine Falzone scrive: "All'emulatore Dossoman dico pure che sono stati avvisati i carabinieri e che da parte nostra ripristineremo tutto. Agli altri che lo applaudono o scrivono sui social post di gratitudine ed incitamento, ricordo che anche loro stanno commettendo un illecito penale, si chiama apologia di reato".
