Aggressione in stazione: 17enne picchiato da una gang di coetanei finisce in ospedale
Il ragazzo. Dopo esser stato accerchiato, è stato colpito brutalmente con calci e pugni da un gruppo di minorenni. Per lui prognosi di 25 giorni

Un ragazzo di 17 anni è stato brutalmente aggredito mercoledì sera all’interno della stazione ferroviaria di Galatina, in provincia di Lecce. Il giovane, di origini tunisine, si trovava in compagnia di alcuni amici quando è stato circondato da un gruppo di coetanei che, dopo un’accesa discussione, lo ha colpito con calci e pugni. Secondo quanto riportato, la vittima avrebbe avuto uno scambio verbale con alcuni membri della gang, un alterco nato da futili motivi che avrebbe innescato l’escalation di violenza.
La vittima è stata medicata in ospedale e ha ricevuto una prognosi di 25 giorni. Le sue condizioni non sarebbero gravi, ma resta forte lo shock psicologico. L’episodio è stato denunciato solo il giorno successivo dalla madre del ragazzo, che si è rivolta alla Polizia. Gli agenti hanno avviato immediatamente le indagini per ricostruire con precisione la dinamica dell’accaduto e identificare i responsabili.
Un video dell’aggressione sarebbe circolato sui social
Il gruppo sarebbe già noto per episodi precedenti
La scena dell’aggressione sarebbe stata ripresa da uno dei presenti con un cellulare. Il video, secondo le prime informazioni, è stato diffuso online per alcune ore, prima di essere rimosso.
Le immagini mostravano chiaramente le fasi più violente del pestaggio e potrebbero ora costituire un elemento chiave nelle indagini in corso. La Polizia avrebbe già acquisito il filmato e altre testimonianze dirette per individuare con esattezza tutti i partecipanti all’aggressione.
Identificati i membri della gang: anche minorenni di 14 anni
Le indagini avrebbero già portato alla parziale identificazione del gruppo, composto da circa dieci giovanissimi, tra cui anche alcune ragazzine. Alcuni dei coinvolti avrebbero appena 14 anni e sarebbero già noti alle forze dell’ordine per altri episodi di vandalismo e scorribande in zona.
Secondo fonti investigative, “il gruppo è solito postare sui social immagini e video delle proprie azioni”, mostrando spesso atteggiamenti violenti e pose aggressive, con cappucci, coltelli e spranghe in mano. Un comportamento che, secondo gli inquirenti, alimenta dinamiche di emulazione e sfrontatezza.
Possibile collegamento con un’altra aggressione
La polizia starebbe inoltre valutando un possibile collegamento tra l’episodio avvenuto mercoledì e un’altra aggressione segnalata sabato scorso. In quel caso, un altro minorenne sarebbe stato picchiato e spogliato da un gruppo con caratteristiche simili.
Anche questo episodio sarebbe stato registrato e condiviso in rete, a conferma di un modus operandi che unisce violenza fisica e esposizione pubblica, aggravando ulteriormente la posizione dei responsabili. Le autorità stanno verificando eventuali legami tra i due episodi e l’eventuale esistenza di un nucleo stabile con leadership interna.